I Democristiani senza tessera, senza bandiera e senza partito, ma con lo Scudo Crociato nel cuore, insomma i moderati senza l’anello al naso, rappresentano la maggioranza in questo bellissimo Paese. Anche a Rimini supererebbero di slancio quello che resta del Pci e dei suoi nipotini. Un partito di Centro, laico, lungimirante, europeista avrebbe in Mario Draghi il suo leader naturale. Finite le comiche dell’avvocato del popolo e dei 5 Stalle con il ritorno di Enrico Letta alla Sorbona a studiare che cos’è la Sinistra, a casa nostra in attesa spasmodica delle primarie tra Jamil e la Emma, trovare un politico di lungo corso e di provata esperienza non è poi così difficile. La carta vincente sarebbe stata quella di Nicola Sanese, ma il ragazzo si è tirato fuori dall’agone politico. Allora, sic stantibus rebus, lo schieramento diventa a due punte: uno è un imprenditore, civico, con il pelo sullo stomaco, fuori dagli schemi; l’altro vola alto, ha nome e cognome facilissimo, viene da una terra forte e gentile ed è anche produttore di un ottimo olio, ma quello del Beato Enrico è sicuramente migliore.
Rurali sempre
Enrico Santini