“Considero molto interessante la notizia, riportata quest’oggi dalla stampa nazionale, circa le proposte già ai tavoli di lavoro del Governo per individuare modalità e risorse con cui spingere i consumi per sostenere con una serie di misure ad hoc le attività commerciali. Tre le iniziative in discussione un rimborso per le spese effettuate in bar e ristoranti o per scarpe e abbigliamento; una seconda – proponente il ministro Franceschini – che si pone l’obiettivo di rivitalizzare i Centri storici con un bonus destinato a chi fa acquisti negli esercizi commerciali dei centri stessi; un terzo – proponente la ministra Bellanova – che vorrebbe favorire l’acquisto da parte dei commercianti italiani di prodotti agricoli italiani.
Obiettivi che ci vedono sicuramente concordi nell’idea e nelle finalità ma che nella definizione degli strumenti devono essere ben calibrati, anche per ‘resistere all’urto’ di eventuali ricorsi di chi dovesse essere escluso dal provvedimento. Il primo rilievo è infatti quello della potenziale ‘discriminazione’ tra attività commerciali di un’area rispetto a un’altra della città, considerando che tutti gli esercizi, senza esclusione alcuna, sono stati colpiti duramente dalla pandemia e dal conseguente drastico calo dell’attività. Bisogna muoversi con estrema razionalità per non alterare un mercato già flebile. Crediamo che nel momento dell’approfondimento queste criticità emergano e siano risolte. Ripeto, apprezziamo enormemente gli scopi ma il provvedimento finale dovranno tenere conto di questi fattori, modulando il sostegno e lo stimolo ai consumi nei confronti di tutta la rete dei commercianti indipendentemente dalla zona della città dove essi operano con un’azione d’aiuto che contribuisca a risollevare l’intera categoria.
Un’azione in cui, come Comune di Rimini, siamo fortemente impegnati, dando in queste ultime settimane ulteriore impulso a iniziative e misure a sostegno dell’economia locale in favore del settore commerciale e produttivo.
Un sostegno all’economia locale che abbiamo declinato in diverse azioni come la messa a disposizione di misure incentivanti, la concessione gratuita di occupazione del suolo pubblico e l’erogazione di contributi economici a fondo perduto che vengono assegnati in rapporto ai tributi locali pagati al Comune di Rimini.
Iniziative, messe in campo da qualche anno, indirizzate inizialmente alle attività di start-up che poi abbiamo voluto allargare anche all’area degli affitti rinegoziati, delle botteghe storiche e alle attività che, dopo le disposizioni anti contagio, hanno interesse e necessità di allargare la propria area d’azione andando ad occupare spazi esterni ai propri locali per lavorare meglio e in maggiore sicurezza.
Albo delle Botteghe storiche, ‘No Tax Area’, progetto ‘Rimini Open space’, oltre alle misure sul fronte fiscale, sono le iniziative in corso che stanno riscuotendo un’adesione crescente da parte di un settore che ha risentito più di altri dei colpi della pandemia, a fianco delle quali aspettiamo riveduti e corretti i nuovi incentivi allo studio del Governo con l’augurio che siano da subito efficaci perché veramente la crisi economica conseguente al covid sta mordendo forte.”
Jamil Sadegholvaad assessore alle Attività Economiche Rimini