"Cara ALICE, bisognerebbe fare memoria e non propaganda. Sono due cose diametralmente contrapposte.
La memoria vive della verità nel rispetto di tutti i suoi fattori e non ha bandiere da sventolare ma un giudizio storico da cui imparare a vivere l’oggi secondo la lezione ancora viva che un regime è tale quando attenta alla libertà di tutti. L’Europa ha assimilato nella sua condanna sia il regime nazifascista che il regime comunista che tanto male ha fatto al di là del muro di Berlino issato proprio dal patto di Varsavia e dalla Terza Internazionale (Comintern) a cui, per decenni, ha aderito anche il PCI di Togliatti e &.
La “propaganda” invece continua a mettere sotto i piedi la verità a scapito della verità e della libertà perché non è disposta a riconoscere i propri errori e le proprie sanguinose ingiustizie che hanno visto nei lager della Siberia il simbolo più spaventoso nel nostro dopo-guerra.
Cara ALICE rileggi o leggi, se non l’hai ancora fatto, i Quaderni Piacentini scritti dai giovani di sinistra che vedevano nella propaganda una minaccia per il “sol dell’avvenire”. Gli “Inutili Resistenti” venivano chiamati i giannizzeri del 25 aprile. Oppure ricordati il giudizio storico di Pasolini sulla propaganda post-bellica degli Inutili Resistenti che lui chiamava “i fascisti dell’antifascismo”.
Fai questo passo che la storia reclama per essere superata definitivamente nel rispetto della verità.
Domenico Samorani Un Bene in Comune