Come tutti gli anni, questo è il periodo in cui si stabiliscono aliquote e tariffe per le tasse comunali.
Con l’Irpef abbiamo avuto una bella stangata: seppur hanno rialzato il tetto minimo per le esenzioni, rialzeranno le aliquote per far salvo comunque il totale da introitare, stangando come sempre pensionati e lavoratori dipendenti.
Come tutti gli anni avremo la solita percentuale di aumento sulla tassa rifiuti, per colpa di chi non paga, ma quest’anno abbiamo delle bellissime “aggravanti”.
La prima aggravante è che hanno stanziato meno fondi per le richieste di agevolazioni/riduzioni della tassa rifiuti e quindi come tutti gli anni assisteremo al solito gioco delle tre carte;
1- prima paghi;
2 - poi fai la domanda di rimborso per agevolazione/riduzione;
3 - se sei veloce, rientri nel budget stanziato nel bando, quest’anno 300.000,00 €, bene, altrimenti niente, solo l’anno scorso centinaia di famiglie bisognose si sono visti negare il rimborso per mancanza fondi.
La seconda aggravante è che hanno aumentato le percentuali di riduzione per i centri commerciali presenti sul ns. territorio, l’anno scorso lo hanno fatto per gli immobili delle parrocchie.
La terza aggravante è che, seppur previsto per legge, ma non è un obbligo applicarla questa norma, sugli accertamenti incassati dall’ufficio, il Comune riconoscerà ai dipendenti un 15% come premio di produzione, (lo chiamo così per capirci): la maggioranza che governa questa città, Pd, Patto Civico etc, ha approvato la modifica al regolamento per far sì che i dipendenti dell’ufficio tributi, e non tutti, beneficino di queste somme, dai diciamo una buona 14/15ma mensilità.
Permane il problema del pesante insoluto TARI, previsto anche quest’anno di 7 milioni di euro oltre il 15%) , costituito da coloro che non pagano la tassa, principalmente gestori di attività stagionali che la scaricano sui contribuenti onesti.
Infatti, come risulta ufficialmente, nell’ambito delle insolvenze 2018 per un totale di 7.363.000 euro, figurano : 348 alberghi per 2.109.000 euro, 255 bar per 400.000 euro, 149 ristoranti per 600.000 euro , in totale 752 utenti per una evasione complessiva di 3.109.000 euro (oltre il 40%), a cui vanno aggiunte 11.400 utenze domestiche per 2 .400.000 euro (cit. Renzi c.c. del Comune di Rimini)
Quindi, ad esempio, se hanno fatto accertamenti ed incassati tali atti per 10.000.000,00 € (milioni di euro), 150.000,00 € verranno dati ai dipendenti degli uffici. Voglio ricordare che sono somme che derivano dal frutto di evasione/elusione delle tasse, e che noi cittadini abbiamo coperto, gli anni passati, con gli aumenti come prevede la legge: mi chiedo, ma non è il loro lavoro, già retribuito con tutte le tutele del caso, tra ferie, malattie etc.?
Senza dover annoiare il lettore, con disquisizioni tecniche, basta semplicemente dire, esemplificando, che il gestore, (HERA), imputa costi per la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti per la città, per circa 37.000.000,00 milioni iva compresa, sono scesi di circa 300.000,00 €, mentre i costi del Comune di Rimini tra diretti e fondo di svalutazione sono di 4.300.000,00 €, aumentati di 200.000,00€ rispetto allo scorso anno.
A queste somme vanno sottratti i fondi per la scuola che il Miur trasferisce al comune, 94.000,00 e una parte delle somme incassate per attività di recupero, 500.000,00 €
Ebbene alla fine avremo uno sconto in bolletta dello 0,30%.
Tali costi, seppur con vari distinguo hanno subito un aumento esponenziale dal 2015 al 2019 di oltre il 1.100 %, mentre i costi che HERA imputa per il sevizio sono rimasti in linea di massima invariati, con punte al ribasso seppur minime, solo quest’anno 300.000,00 € circa in meno quindi sfatiamo un mito, Hera ci costa meno degli anni precedenti, ma non diciamolo troppo forte.
In conclusione gli aumenti sono dovuti in una piccolissima parte dagli evasori, da una parte considerevole dai maggiori costi “caricati” dal Comune di Rimini e da riduzioni ad altri soggetti, mentre noi cittadini avremo uno sconto dello 0,30% che sulla mia bolletta ad esempio è pari ad 1,35 € c.a. poco più di un caffè.
Buona Pasqua a tutti.
Leonardo Carmine Pistillo