"Come associazione Radicali Rimini "Piergiorgio Welby" teniamo a rendere noto che quest'oggi, a Milano, Marco Cappato si è autodenunciato per aver accompagnato Elena, una donna veneta di 69 anni alla quale lo scorso anno è stato diagnosticato un microcitoma polmonare, a Basilea, nel nord della Svizzera, per ricevere il suicidio assistito, come regolato dalle leggi elvetiche. Elena, in quanto malata oncologica, era sottoposta soltanto ad una cura a base di cortisone e le sue condizioni cliniche, stando a quanto riportato dai medici, sarebbero peggiorate con il tempo, divenendo sempre più strazianti, fino al decesso. Il fatto che non fosse legata ad alcun apparecchio medico o trattamento terapeutico che la tenesse in vita, rende il suo un caso giudiziario nuovo, diverso dai precedenti Fabiano Antoniani e Davide Trentini.
Proprio grazie alla lotta di Marco Cappato oggi è possibile accedere al suicidio assistito anche in Italia per una sentenza della corte costituzionale seguita proprio al caso Cappato-Antoniani, ma soltanto a certe condizioni, restrittive, entro cui Elena non sarebbe rientrata. La normativa vigente discrimina tra i malati e non garantisce di morire con dignità a tutti coloro che ne avrebbero il diritto. Elena ha compiuto questo gesto coraggioso anche per poter dare aiuto e speranza a chi, come lei, attualmente è discriminato e di questo la dovremmo tutti profondamente ringraziare perché la lotta per il diritto al suicidio assistito é una lotta di libertà che non coinvolge i soli malati ma l'intera comunità civile.
In quanto associazione dedicata a Piergiorgio Welby ci sentiamo particolarmente vicini a Marco, il quale, per quanto avvenuto, in Italia rischia fino a 12 anni di carcere. A lui va tutto il nostro supporto perché possa vincere anche questa battaglia e permettere l'ampliamento di quei diritti che oggi non sono presenti nei programmi elettorali dei partiti, che sono ignorati dai talk show e che, per negligenza o vera ostilità, la politica di palazzo continua ad osteggiare.
L'associazione Radicali Rimini è nata sull'onda della raccolta firme per il referendum sull'Eutanasia legale e Cannabis legale, due momenti di attivismo speciali per il nostro paese che hanno coinvolto migliaia di persone e avvicinato tantissimi giovani alla politica, alcun di essi hanno deciso di restare e lottare per i diritti e le libertà individuali, lotte che oggi si ravvivano nella scelta di Elena. Siamo stati in prima linea nella raccolta firme della scorsa estate e siamo pronti a riaprire i banchetti se Marco Cappato, l'associazione Luca Coscioni o Radicali Italiani intendesse riprovarci"
Associazione Radicali Rimini "Piergiorgio Welby"