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Opinioni 11:32 | 20/04/2018 - Dal Mondo

Una democrazia discutibile: il quadro surrealista dell'Europa

L’Europa oggi è un’entità surrealista estremista. Se Renè Magritte, il più radicale esponente delle avanguardie novecentesche, tradisce la pittura con la pittura, l’Europa tradisce la democrazia con la democrazia. Europa e Magritte sono attualmente sinonimi. Il quadro costituzionale europeo, a torto o a ragione, ha come premessa svincolato le radici cristiane creando un’Unione “senza tempo e senza storia”, pur avendo mille ragioni per essere ancorata al proprio tempo e alla propria storia. “Per essere veramente un grande uomo bisogna saper resistere anche al buonsenso” (F. Dostoenskij). E il buonsenso è stato ampiamente superato per creare una grande Europa sbiadita nella sua identità ma contornata dai sonagli della sua democrazia. Il risultato? “L’Impero della luce”. Perché se da una parte i sonagli si librano nel cielo blu pastello della tolleranza, dall’altro c’è chi democraticamente si riappropria dell’oscurità dei propri ideali. Legittimamente. In Belgio nasce “Islam”, una lista che sta preparando la sua campagna elettorale per le amministrative di ottobre; la formazione politica vuole instaurare la “sharia occidentale” presentando i suoi candidati in 28 comuni. Un partito ispirato al Corano che, in base all’evidente fusione laico-religiosa, fa dell’Europa una “anti-Europa”. Così come Magritte era un “anti-pittore”. Se il surrealismo trasfigurando la realtà frantuma la pittura per dar forma al pensiero, il pensiero europeo ribalta e traveste le sue stesse radici. Nella realtà tutto appare tranquillo, ma l’ordine delle cose è sconvolto. La democrazia può accettare partiti che negano le basi della democrazia? Evidentemente sì, anche per molti editorialisti e intellettuali che hanno chiesto di non impedire la corsa elettorale della formazione musulmana. “Non si arresta un’idea fermandone il veicolo politico” afferma Het Nieuwsblad. Nel “Il Tradimento delle immagini” di Renè Magritte il conflitto tra ciò che appare e la parola va a disintegrare la comune idea di pipa. “Ceci n’est pas une pipe” (“Questa non è una pipa”), ma è la rappresentazione di ciò che l’artista ritenga sia una pipa. Nel “Tradimento delle immagini” dell’Europa, l’Europa è ciò che ritiene di essere. “Questa non è Europa”, ma il quadro surrealista dell’Europa. E’ questo ciò che ci dice.
Stefania Bozzo