Alice Parma: “La scuola è un ponte che unisce bambine e bambini alle comunità: a Santarcangelo lo Ius Scholae è stato inserito in Statuto Comunale, un risultato storico nel cambio di passo nell’integrazione”
“La scuola è un ponte che unisce bambine e bambini alla loro comunità, che rafforza il loro legame di appartenenza al territorio, è il luogo in cui tutti i bambini dovrebbero sentirsi uguali, con gli stessi doveri ma anche con gli stessi diritti. Nella mia esperienza da sindaca di Santarcangelo, la discussione sullo Ius Scholae che oggi vede impegnato il governo (in certi schieramenti in maniera imbarazzante) l’abbiamo affrontata oltre due anni fa grazie a un ordine del giorno del Partito Democratico approvato in Consiglio Comunale, assise che ha modificato lo Statuto introducendo appunto la possibilità di diventare cittadini italiani attraverso il percorso di istruzione”. Alice Parma ricorda quella conquista come “un risultato storico e incredibile, che segna la volontà di un cambio di passo nella disciplina dell’integrazione delle popolazioni straniere che decidono di stabilirsi nel nostro Paese e far parte della nostra comunità” e rilancia: “Lo Ius Scholae da un lato offre un riconoscimento formale alla scuola come prima e principale istituzione che forma i cittadini di domani, getta le basi per la comunità del futuro e insegna i valori dell’inclusione e dell’uguaglianza pur nelle differenze personali che caratterizzano ciascuno di noi. Dall’altra parte, con lo Ius Scholae si dà una risposta a tutti quei cittadini stranieri che abitano e studiano nelle nostre città, che vi si sentono parte e le sentono come parte di loro, ma che al momento non trovano alcun riconoscimento della propria presenza sul territorio e nella comunità. E se fino a ora, nei Comuni che lo hanno introdotto si è data una risposta simbolica seppur già importante, è tempo che lo Ius Scholae divenga una traiettoria concreta nel tortuoso percorso di cittadinanza a cui sono sottoposti i cittadini stranieri”