La pandemia causata dal Covid-19 sta mettendo in grande difficoltà l’intero sistema aeroportuale nazionale, con migliaia di posti di lavoro a rischio. In questi giorni i vertici di quasi tutte le società aeroportuali italiane stanno lanciando un forte grido d’allarme, anche attraverso proposte come quella di Assoaeroporti per la creazione di un Fondo ad hoc, affinché venga presa in seria considerazione una situazione non più sostenibile. Il senatore Barboni (nella foto), membro dell’VIII Commissione lavori pubblici e trasporti, da sempre attento alle problematiche aeroportuali, intende sostenere questa vitale battaglia per l’economia del Paese.
“L’emergenza da Coronavirus –dice - ha prodotto perdite economiche ingenti causate da un elevato calo del traffico dei passeggeri, per cui è previsto un ritorno alla normalità solo tra il 2023 e il 2025. Basti pensare che gli aeroporti devono restare aperti, senza traffico, con costi fissi alti e con un importante taglio degli investimenti per far fronte all’emergenza. Serve un intervento urgente da parte del governo affinché vengano varate misure a sostegno degli aeroporti - dichiara il senatore Barboni - sinora vi è stata una scarsa attenzione da parte della maggioranza, considerando che nel Piano del Recovery Fund di aeroporti se ne parla solo per investimenti futuri e sull’adeguamento del sistema infrastrutturale degli aeroporti italiani al resto del mercato internazionale, in ogni caso non secondario come aspetto, ma in questo momento non può essere prioritario. In Parlamento mi impegnerò ad affrontare questa battaglia difesa dell’intera filiera lavorativa ovvero i vettori, i gestori aeroportuali, il settore dell’handling, il catering, l’indotto, i lavoratori a tempo indeterminato e quelli stagionali vengano salvaguardati, soprattutto perché alla fine di questa emergenza, che si spera possa giungere presto, l’intero sistema aeroportuale sarà fondamentale per il rilancio del turismo italiano”.