Dopo il bagno di folla dei giorni scorsi, Giuseppe Conte venerdì 10 settembre torna a Rimini e Cattolica per incontrare candidati e attivisti del MoVimento 5 Stelle e ribadire il proprio appoggio ai candidati sindaci Gloria Lisi e Mariano Gennari. L’ex premier arriverà a Rimini alla fontana dei 4 cavalli alle 14.45. Ad accoglierlo, ovviamente, ci saranno Gloria Lisi e tutti i candidati che l’appoggiano. Da qui si sposterà al Parco Fellini per visitare l’Italian bike festival e incontrare i cittadini. A seguire si sposterà a Cattolica. Qui l’arrivo è previsto per le 15.45 al Palazzo del Turismo. Insieme al candidato sindaco Mariano Gennari saluterà candidati e sostenitori dirigendosi verso la sede elettorale di Gennari. In questa occasione, verso le 16.45, sarà allestito il punto stampa in cui Conte sarà a disposizione dei cronisti.
Per i candidati e per tutto il MoVimento 5 Stelle locale - si legge in una nota - "è una visita estremamente gradita, che ribadisce la vicinanza ed il supporto dei vertici nazionali per queste importanti elezioni amministrative. E allo stesso tempo rilancia le proposte dei nostri candidati per una città migliore. Per Rimini ad esempio uno dei temi più sentiti dalla cittadinanza è quello della sicurezza, un problema irrisolto da tempo che quest’anno si è acuito particolarmente. In questo senso fanno sorridere i proclami del candidato PD che forse punta sul fatto che i cittadini si dimentichino che è Assessore alla sicurezza uscente. Il nostro approccio sul tema della sicurezza - si prosegue - è più ampio, serio e coinvolge aspetti su cui si è fatto poco o nulla a Rimini e che guardano ad una comunità più coesa, alla riduzione dei troppi spazi degradati, al recupero di immobili abbandonati, ad investimenti sulle zone più periferiche, alla cultura della legalità. Questa città deve superare le proprie divisioni. Che sono politiche, generazionali, culturali e anche geografiche. Una città che deve cucirsi addosso un rinnovato senso di comunità che curi con il dialogo e l’inclusione il degrado, l’emarginazione e le paure dei riminesi".