“Il presidente Meloni e la sua maggioranza sono pericolosamente miopi e inadeguati nell’affrontare la riforma delle concessioni demaniali. Continuano a non voler risolvere il tema, riducendolo ad uno scontro tra una categoria e la UE, con i primi nel ruolo di vittime e la seconda nel ruolo del carnefice. Una narrazione che rischia di costare molto cara ai cittadini, perché l’infrazione europea incombe, ma anche a tante località a vocazione balneare che necessitano di investimenti e innovazione per rendere più competitiva la loro offerta turistica.
La direttiva Bolkestein infatti incrocia il destino non solo dei 6.300 stabilimenti balneari italiani e degli attuali concessionari ma anche quello di centinaia di migliaia di imprese legate direttamente e indirettamente al turismo balneare che risentono del clima di incertezza che blocca gli investimenti e rende più debole l’intero sistema economico delle destinazioni balneari. Queste imprese, così come tanti cittadini ma anche tanti attuali concessionari, chiedono che la direttiva Bolkestein e la sentenza del Consiglio di Stato si trasformino in una grande opportunità di sviluppo per il nostro Paese. In questo senso come M5S abbiamo sempre cercato di muoverci: non limitandoci a difendere categorie o interessi particolari, ma a favore dell’interesse comune e per rendere più forte il nostro sistema turistico. E oggi vediamo che anche tante imprese balneari, frustrate e deluse dall'insipienza della destra, comprendono che il nostro approccio sia l’unico in grado di non portarli sul baratro e superare l’incertezza che inchioda da anni il loro comparto. È evidente ormai a tutti che la presidente Meloni e la sua maggioranza stanno affossando un comparto strategico del nostro Paese”.
Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti in merito alle dichiarazioni del presidente del consiglio in merito alla riforma delle concessioni demaniali.