“Mentre sul decreto Milleproroghe resta un asterisco grosso come una casa proprio per via della demagogica proroga delle concessioni demaniali, dal partito di Giorgia Meloni arriva una farneticante proposta di legge per abbassare ulteriormente i canoni che le imprese del settore balneare debbono versare allo Stato. All’inizio pensavamo tutti a una carnevalata, invece il disegno di legge a firma Frijia chiede proprio questo. Il partito dei sedicenti patrioti, in sostanza, vuol farsi beffa dello Stato. Tutto questo quando ci sono concessionari che pagano 17.000 euro di canone demaniale a fronte di fatturati da oltre 4 milioni di euro, come nel caso di alcuni famosi stabilimenti. Il pastrocchio confezionato dal governo nel Milleproroghe è non solo una figuraccia di fronte all’Europa, che probabilmente ci sanzionerà. E’ prima di tutto il compimento della colossale presa in giro nei confronti di un settore che viene reiteratamente illuso. Meloni, Salvini e Berlusconi vogliono paralizzare l’offerta turistica del nostro paese, tenendola piegata alle logiche del ‘900, affossando investimenti, innovazione e concorrenza. Già, la concorrenza: resta sempre il piccolo particolare che Lega e Forza Italia lo scorso giugno votarono il Ddl Concorrenza senza battere ciglio. L’approccio del governo è stato sbagliato a 360 gradi, tra tavoli ai quali hanno preso parte solo le associazioni dei concessionari e promesse da marinai su chissà quali soluzioni, quando è noto a tutti che il percorso che ci porterà alle gare resta comunque inesorabile. Detto questo, arrivare a chiedere di tagliare ancora i canoni è semplicemente lunare. La domanda è: la Meloni fa sul serio?”. Così in una nota il senatore Marco Croatti (M5s).