Ora che si intensificano i comizi elettorali, nel governo c’è chi come Salvini prepara il grande dietrofront sulle concessioni demaniali. Il “no alle gare” non è più posizione inamovibile, anche perché dopo gli avvisi dell’Ue e le pronunce del Consiglio di Stato il settore rimarrebbe nel caos più assoluto. L’escamotage del governo sembra quello di ripiegare sì sulle gare, ma ben indirizzate a tutela di chi la concessione magari la ha da decenni. Insomma, dal “no gare” si potrebbe passare a un sistema di gare truffa se vogliamo persino peggiore dell’incrostato sistema di concessioni dirette che ci tiriamo dietro da decenni. Come M5s ribadiamo che il ddl Concorrenza del 2022, che peraltro Salvini votò, conteneva tutte le tutele del caso per le imprese virtuose, oltre alle dovute garanzie per lo Stato e per i lavoratori del comparto che ad oggi non ci sono. Gare indirizzate verso gli “amici” e gli “amici degli amici” sarebbero un epilogo ignobile dell’intera vicenda. Intanto la stagione nel fine settimana appena concluso è partita, e gli imprenditori navigano nel buio”.
Così in una nota il senatore M5s Marco Croatti.