Con un’interrogazione presentata ai Ministri dello sviluppo economico e degli affari esteri, il Senatore del Movimento 5 Stelle, Marco Croatti aveva richiesto di avanzare alla Commissione europea, sulla scia di altri Paesi, la richiesta di deroga ai limiti previsti dalle disposizioni in materia di aiuti di Stato, il c.d. “de minimis”, al fine di garantire un ristoro completo di tutte le perdite subite a causa della crisi pandemica per il settore fieristico italiano.
“Oggi è arrivata la risposta, fa sapere il Sen. Croatti, che purtroppo non soddisfa pienamente le nostre richieste ed aspettative. Le misure di sostegno adottate in questi mesi consentono un ristoro soddisfacente per le piccole imprese del settore fieristico ma, al contrario, non sono sufficienti per coprire le perdite dei grandi operatori del settore che da soli generano il 70 per cento dell'intero fatturato del comparto ed a sostegno dei quali ho sollecitato i Ministri competenti ad adottare misure di sostegno adeguate.”
Il settore fieristico italiano è il comparto che ha subito il maggior tasso di perdita nel 2020 con un calo di fatturato di circa l’80 per cento ed i grandi operatori del settore hanno contribuito in termini negativi con perdite superiori a 50 milioni di euro, un danno che le attuali disposizioni non sono in grado di garantirne la copertura.
“Sono molto preoccupato per le sorti del settore fieristico italiano, afferma il Croatti, il quale costituisce un potente mezzo per la promozione del Made in Italy e dal quale nascono la maggior parte dei contratti di esportazione per il nostro Paese e non possiamo permettere che i competitors internazionali possano influire e danneggiare il mercato e l’economia nazionale. Continuerò a sollecitare il Governo, conclude il senatore, chiedendo di intervenire con misure adeguate per sostenere il settore fieristico italiano attraverso un ristoro completo di tutte le perdite subito subite. Il Governo sta facendo un grande lavoro per sostenere le imprese, i lavoratori e l’intera economia italiana, ma, purtroppo, quanto fatto per il settore non ci soddisfa ancora del tutto “.