“La politica, per come la intendo io, è servizio, è mettersi a disposizione, non impegno unicamente finalizzato a ottenere un incarico di prestigio e retribuito. Purtroppo, un gruppetto di persone, per fortuna molto ristretto, che aveva aderito a Uniamo Riccione al momento della mia candidatura a sindaca, lo aveva fatto nutrendo ambizioni ben diverse rispetto a quella di amministrare Riccione per il bene di Riccione”. Daniela Angelini commenta così la lettera sottoscritta da alcuni iscritti o ex iscritti - nessuno componente del direttivo - di Uniamo Riccione. “Uniamo Riccione continua a sostenere la mia coalizione - precisa la sindaca fino allo scorso giugno Daniela Angelini -. Da questa mattina, peraltro, in diversi tra i presunti sottoscrittori del documento si sono affrettati a prenderne le distanze”. Quanto alla delusione che alcuni lamentano “sin dalle prime settimane”, Angelini prende atto che effettivamente “è così ma non certo per come abbiamo amministrato, cosa che in brevissimo tempo non sarebbe stata giudicabile. Piuttosto, alcuni di loro avevano inteso la politica come la via per ottenere posti di prestigio e incarichi retribuiti con i soldi pubblici: non mi sono candidata sindaca per dispensare strapuntini a una corte dei miracoli di cui la città, francamente, non ha alcun bisogno”.