Il deputato della Lega Jacopo Morrone è stato eletto presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari.
L’elezione è avvenuta oggi a Roma, a Palazzo San Macuto, sede della Commissione che è composta da 36 commissari, 18 senatori e altrettanti deputati.
Ringraziando i partecipanti, Morrone ha ricordato “l’importante attività svolta dalla Commissione istituita nella passata legislatura testimoniata da un’ampia relazione finale che ha reso disponibile un consistente patrimonio di conoscenze, punto di riferimento imprescindibile per lo svolgimento delle attività parlamentari e del Governo, ma anche per Regioni, Enti locali e soggetti istituzionali pubblici che operano nel settore della tutela dell’ambiente”.
“Nell’attuale legislatura abbiamo compiuto, insieme, un passo in più, - ha aggiunto – gli ambiti della nuova Commissione sono stati allargati rispetto alle sole attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, aggiungendo anche altri illeciti ambientali nel settore agricolo e agroalimentare. Da alcuni anni, infatti, destano grande preoccupazione le attività illegali, comprese quelle connesse a forme di criminalità organizzata, che agiscono nell’ambito del patrimonio agroalimentare italiano, sempre più oggetto di operazioni di contraffazione e sofisticazione che provocano non solo la messa a rischio dell’integrità dell’ambiente, del territorio e dei prodotti che da esso derivano, ma anche gravi e concrete ripercussioni nei confronti dei produttori italiani, del tessuto sociale e della salute dei consumatori. Ritengo indispensabile oltre che doveroso che tutti gli organismi istituzionali di settore siano coinvolti e facciano squadra per contrastare i fattori che alimentano queste pratiche illegali”.
Morrone ha poi citato altri campi di ampliamento delle attività della Commissione, tra cui quello che riguarda le attività illecite legate al fenomeno delle zoomafie e dei delitti contro il sentimento per gli animali (maltrattamento, sfruttamento, detenzione incompatibile con la natura dell’animale, abbandono, commercio clandestino, ecc.) e quello che attiene alle indagini su altre attività illecite collegate al fenomeno degli incendi e dei siti abusivi di discarica.
“L’auspicio – ha concluso Morrone che ha colto l’occasione per ringraziare le Forze dell’Ordine per l’impegno profuso nell’ambito della prevenzione e del contrasto agli agrocrimini - è che questa Commissione d’inchiesta, con una più ampia sfera di competenze e seguendo un percorso di confronto propositivo, possa raggiungere risultati concreti in modo da consentire al Parlamento di adottare soluzioni legislative adeguate”.