Mi sono sempre dichiarato favorevole all’impianto eolico offshore riminese ma solo ed esclusivamente al verificarsi di condizioni che ritengo imprescindibili e necessarie, come la riduzione dell’impatto paesaggistico e la garanzia di massima sicurezza per l’ambiente e per la pesca. Nelle osservazioni che ho presentato in fase di concessione demaniale e in quella di valutazione impatto ambientale (VIA) ho chiesto alla società proponente di allontanare oltre le 12 miglia l’impianto, nonché altre modifiche progettuali di mitigazione ambientale, e sono quindi soddisfatto che l’organismo tecnico del ministero dell’Ambiente, smentendo per altro la faciloneria e la superficialità dello stesso ministro Pichetto Fratin, si sia dimostrato prudente, chiedendo approfondimenti sul progetto presentato da Energia Wind 2000 e ubicato troppo vicino alle nostre coste. Positivo anche che il ministero chieda integrazioni sugli impatti ‘cumulativi’ con l’impianto limitrofo di Ravenna, anch’esso in fase progettuale. Non dobbiamo dimenticarlo: si parla di enormi impianti industriali privati, con decine di pale alte oltre 200 metri illuminate giorno e notte da centinaia di luci ad alta intensità che impatteranno sull’ambiente, sul paesaggio e sull'economia dei territori prospicienti con vantaggi economici però soprattutto per gli investitori privati.
È necessario correre sulla via che porta ad una urgente transizione energetica del Paese ma tutti gli aspetti e le problematiche devono essere attentamente vagliate perché il nostro obiettivo è quello di ridurre, non di aumentare, la nostra impronta ambientale. Il nostro territorio è disposto a fare la propria parte per la sostenibilità e anche a pagare un giusto prezzo, ma devono essere assicurate garanzie massime a tutti i cittadini. In tal senso politica e istituzioni siano compatte”.
Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti in merito ai rilievi dei tecnici del ministero dell'Ambiente sul progetto eolico offshore al largo di Rimini.