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Politica 22:38 | 04/10/2021 - Rimini

Jamil è il nuovo sindaco, battuti Ceccarelli e la Lega. La Lisi delude

Jamil Sadegholvaad è il nuovo sindaco di Rimini. Un trionfo, il suo, mai messo in discussione arrivato con oltre il 51% dei consensi e maturato nell’arco del pomeriggio con punte che sono arrivate anche sopra il 52%. A Rimini, dunque, prevale la continuità auspicata dal sindaco uscente Andrea Gnassi e più volte ribadita dallo steso Sadegholvaad. Il Pd è il primo partito, seguito proprio dalla Lista Jamil a conferma di un dominio incontrastato che la dice lunga sul rapporto dei valori in campo. Rallegramenti a Jamil per la vittoria e in bocca al lupo per i 5 anni che lo attendono alla guida della città.

Dall’altra parte della barricata testa bassa e tante riflessioni che si aprono. Per l’opinione pubblica paga Enzo Ceccarelli che è il meno colpevole della debacle del centrodestra. Le responsabilità sono certamente di chi l’ha imposto e di chi più volte lo ha tratteggiato come l’uomo della svolta (e qui i nomi sono quelli di Morrone e della Raffaelli, vertici di una Lega che è la grande sconfitta di queste elezioni). Chi sbaglia di solito paga. E nel centrodestra sarà ora di aprire il periodo della riflessione: perché anche gli altri partiti della coalizione, Fratelli d’Italia e la cosiddetta Casa dei Moderati, non hanno risposto alle sollecitazioni di un elettorato stanco e deluso dalle divisioni interne. Si perde Rimini senza se e senza ma, con una sconfitta tra le più cocenti degli ultimi tempi. Sbagliato il candidato, sbagliate le scelte, sbagliate le civiche, sbagliate le inposizioni: ce n’è abbastanza per azzerare tutto e ricominciare.

Delusione anche per Gloria Lisi perché ci si aspettava certamente di più: l’apporto del 5 Stelle targato Conte è stato poco più che inutile e la ex vicesindaca ha pagato sulla sua pelle la scissione da coloro con i quali ha governato insieme per 10 anni.

Tutto il resto non conta. La protesta dei no vax ha esaltato la lista di riferimento, le civiche di centrodestra non hanno smosso una formica. Lo dicono i numeri, non noi. E il risultato della Casa dei Moderati conferma una volta di più che Forza Italia, seppur mascherata e nascosta, è finita.