Le piazze esplodono in tutta Italia ed anche in Emilia-Romagna. La rabbia del popolo contro l’ultimo DPCM del Governo Conte è ormai palese da giorni e non passa notte che non si registrino cariche della Polizia, arresti, scontri, danneggiamenti ed incendi. La reazione sociale non si è fatta attendere e a fatica si tenta di far ragionare chi di suo non ragiona più e ha mille motivi per farlo: dal lavoro alla famiglia, dallo stipendio al rischio di perdita del posto, dallo choc psicologico alla paura. Purtroppo le cronache parlano di situazioni già allarmistiche, specie nei grandi centri. Ne ha fatto riferimento anche il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini oggi ad Agorà di Rai3. "Se la politica si mette a fare gazzarra – ha detto - si arriva ad una situazione difficilmente gestibile. Io accolgo e faccio mio l'appello del presidente Mattarella, bisogna evitare di dividersi". Per Bonaccini, bisogna "tenere il dibattito a un livello civile: c'è gente che sta male, bisogna aiutarla, e non dividersi". E va evitato "che qualcuno cavalchi la rabbia in maniera irresponsabile".
Gli ha risposto l’on. Morrone dai banchi della Lega che da ieri sta facendo circolare lo stesso comunicato stampa a nome dei diversi consiglieri comunali del territorio. "Con il nuovo Dpcm il Governo Conte sta mettendo a serio rischio la tenuta del Paese e il futuro di migliaia di aziende, lavoratori e famiglie – dice l’ex sottosegretario - Gli obiettivi del Governo sono confusi e non suffragati da dati certi e ragionati. Si blocca l’Italia, si impongono obblighi assurdi e penalizzanti ai cittadini e alle aziende in regola senza alcuna spiegazione logica se non quella di coprire gli errori, i ritardi, le incongruenze, l’incapacità di Conte e colleghi. La Lega ha un progetto alternativo, di buonsenso, certamente più in sintonia con il Paese. Un progetto articolato, anticipato da Matteo Salvini, che non prevede alcuna chiusura di attività economiche, commerciali, culturali e sportive rispettose delle norme di sicurezza - aggiunge -. Ma prevediamo anche un’attenzione particolare alle fasce più fragili della popolazione, cure a domicilio per chi ha sintomi lievi in modo da non intasare inutilmente i Pronto soccorso e gli ospedali, e assunzione di personale ed altro. Purtroppo la maggioranza non ci ha mai coinvolto, né ascoltato- attacca -. Ma sembra non aver ascoltato neppure le Regioni che hanno inviato alcune segnalazioni al testo del Dpcm, che non ci sembra siano state accolte. Le Regioni, oltre alla Lega, hanno chiesto anche l’impegno a ristorare le attività che hanno subìto limitazioni e/o chiusure. Non crediamo, purtroppo, che il Governo metterà in campo risorse sufficienti. Conte e la maggioranza Pd, M5s e LeU – conclude - stanno mandando a gambe all’aria l’Italia, ma non se ne assumono la responsabilità".