E' un post del capogruppo leghista Marco Fiori a dare forza e vigore alla compagine di maggioranza. L'esponente del Carroccio locale, nei giorni scorsi, ha espresso sui suoi canali social, giudizi e considerazioni definite "razziste" daisuoi avversari politici nei confronti di Patrick Zaki, l'italiano detenuto in Egitto al centro di un caso diplomatico e personale che gli impedisce di tornare nel suo Paese natale.
"Egiziano (che gli egiziani non vogliono). Studente a Bologna (a scrocco) Non parla una parola di italiano. Il nostro governo si è stracciato le vesti dandogli la cittadinanza italiana (io in consiglio ho votato contro). Si Laurea in STUDI GENDER. Non basta ancora con sto scempio?": questo il testo pubblicato.
“Le parole di Marco Fiori purtroppo non stupiscono più. Anche quando sono inqualificabili e indegne come quelle rivolte a Patrick Zaki in un mix di razzismo, discriminazione e spregio dei diritti civili. Lo erano state, a dicembre, quelle sui tifosi del Marocco che festeggiavano una vittoria al Mondiale di calcio venendo definiti “scimmie urlatrici”. Nell’occasione chiedemmo invano al consigliere di dimettersi dal consiglio ed è inutile ripetersi anche oggi conoscendo il soggetto, che, per fortuna della città, continua a essere capogruppo praticamente solo sulla carta. Sì, perché fra una “sparata” inqualificabile e l’altra sui social, alle sedute non si presenta praticamente mai. Non viene in aula ad affrontare le tematiche di Santarcangelo come da mandato dei suoi elettori, brilla per assenze istituzionali salvo poi riapparire ciclicamente su Facebook dando il peggio di sé. Ogni volta di più”. I gruppi consiliari del Partito Democratico, di Più Santarcangelo e di Pensa - Una Mano per Santarcangelo che nel febbraio 2021 avevano proposto la cittadinanza onoraria di Santarcangelo poi concessa a Patrick Zaki commenta con grande amarezza il post di Fiori, chiosando amari: “Sarebbe quantomeno opportuno che la Lega prendesse le distanze dal suo capogruppo, ma sappiamo già che non accadrà. Continueremo per fortuna a vedere la sua sedia vuota in aula e a inorridire purtroppo di fronte ai suoi scritti”