Il Garante Comunale dei detenuti e delle persone private della libertà individuale. E' quanto chiede in un'interrogazione presentata al sindaco Sadegholvaad e all'assessore Bellini, il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Nicola Marcello.
"Un primo referto di Giunta circa l’istituzione della figura in oggetto - ricorda Marcello - risale ai alla fine ai primi del 2011 in ottemperanza ad una legge nazionale del 2009 che ne dettava le linee guida. Nell’estate 2013, il sottoscritto a seguito del contatto con alcune associazioni visitava il carcere di Rimini e seguiva i lavori del Meeting in cui in una sessione venivano mirabilmente trattati i problemi della popolazione carceraria in generale. Pochi mesi dopo (ottobre) chiedevo con una interrogazione circostanziata che l’iter della nomina del Garante fosse portato a termine nel più breve tempo possibile. Nonostante tutto la “pratica stagnava” ed il 15 maggio 2014 presentai in consiglio Comunale una proposta deliberativa per l’istituzione della figura del Garante che aveva trovato un riconoscimento legislativo con la legge 27 febbraio 2009 n°14 che modificava la legge 26 7 1975 n° 354. Tale norma prevede che il Garante possa avere colloqui con i detenuti e gli internati, anche al fine di compiere atti giuridici, ( art. 18) e possa visitare senza necessità di preventiva autorizzazione gli Istituti Penitenziari che insistono nel territorio di competenza. Premesso inoltre - aggiunge il consigliere di opposizione - che la Regione Emilia Romagna già nel 2008 aveva istituito la figura del Garante Regionale e che la Circolare del 2013 del provveditore Regionale del Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria ad oggetto “ Umanizzazione della Pena” tendeva alla realizzazione dell’umanità e della dignità delle persone in carcere, solo nel giugno del 2014 l’amministrazione comunale di Rimini si dotava di un Regolamento sul Garante e nel Marzo del 2016 si arrivava alla nomina del Nuovo Garante dei Detenuti con 15 voti favorevoli su 26 votanti. Una Nomina che non ha lasciato alcun segno nonostante le premesse del Sindaco e della Giunta, ma non certo per colpa di chi ricopriva gratuitamente l’incarico, ma della scarsa attenzione delle Istituzioni al tema. A Rimini non abbiamo da tre anni la figura del Garante che è presente in quasi tutte le Città sede di Istituti Penitenziari, come era già da 10 anni fa .
La situazione del nostro Istituto Penitenziario è progressivamente peggiorata con carenza di personale in tutti i settori con meno 30 per gli agenti di polizia penitenziaria, meno 50 per cento per gli educatori, carenza grave di personale Sanitario in grado di sopperire alle necessità degli oltre 70 tossicodipendenti dei quali molti con problemi psichiatrici. La “ famigerata” prima sezione ospita un numero quasi doppio di persone previste. Il progetto Salute in carcere del Comune di Rimini è completamente arenato".
Da qui le richieste di Marcello: coprire con urgenza la vacanza del Garante dei detenuti con un sostegno concreto da parte di questa Amministrazione; un costante monitoraggio delle convenzioni per le pene alternative; rendere operativo l’Istituto dell’Organismo Consiglio di aiuto Sociale; chiedere l’integrazione ed il ripianamento degli organici della Polizia Penitenziaria con tutela della salute degli Agenti.