L'idea di una Romagna unita, governata da un’unica amministrazione provinciale, torna al centro del dibattito politico e sociale, proponendosi come un progetto strategico per il futuro del territorio. L’idea sostenuta da diverse realtà politiche, economiche e civiche, acquisisce oggi rilevanza.
"Noi della CISL Romagna," afferma Francesco Marinelli, segretario generale della CISL Romagna, "siamo uniti in un'unica struttura da 11 anni e abbiamo sempre promosso una pianificazione strategica di area vasta. Per questo abbiamo accolto con favore il progetto Romagna Next, che rappresenta una grande opportunità per la Romagna di lavorare insieme, concentrandosi su priorità condivise. Ora più che mai occorre rivitalizzare e rafforzare quel progetto."
“Dieci anni fa, con l’approvazione della Legge Derio e il fallimento della riforma costituzionale, le province hanno progressivamente perso competenze, risorse e personale. Riteniamo quindi che la proposta di un'unica Provincia romagnola altro non sia che una suggestione, forse una provocazione per cercare di smuovere le acque verso una maggiore sinergia tra le tre province. Una strategia Romagna di area vasta," prosegue Marinelli, "è la chiave per affrontare con successo le sfide del futuro. Solo unendo le forze possiamo sfruttare al massimo le potenzialità del nostro territorio, diventando più competitivi a livello nazionale e internazionale."
"È naturale che di fronte all’idea di un unico ente di area vasta ci siano preoccupazioni, non solo per quanto riguarda l'occupazione e i servizi, che oggi fanno capo alle tre province esistenti, ma anche per quelli riferiti ad articolazioni di amministrazioni o enti nazionali oggi presenti nel territorio su base provinciale e alla cui presenza non si può certo rinunciare (Prefetture, Questure, Tribunali, INPS, INAIL, Direzioni del Lavoro, ecc..)"- osserva il segretario cislino. "Tuttavia, con una visione strategica e risorse adeguate nell’attuale quadro normativo va colta almeno la sfida di un maggior coordinamento, trasformandola in opportunità di crescita, migliorando la qualità della vita per tutti i romagnoli.
"Un Ente al pari della città metropolitana - aggiunge Marinelli - "potrebbe essere la soluzione ideale per il nostro territorio. Certamente ci permetterebbe di ottimizzare i servizi, dalle infrastrutture ai trasporti, favorendo una maggiore coesione tra le diverse realtà romagnole e potenziando la nostra capacità di innovazione."
Per garantire il successo di questa prospettiva, è fondamentale che il progetto nasca da un processo partecipativo, coinvolgendo tutte le parti sociali: istituzioni, imprese, sindacati, associazioni e cittadini.
“Un’unica strategia della Romagna sotto un’unica regia rappresenta una straordinaria opportunità per il futuro del territorio - conclude Marinelli - ma sarà necessario un forte impegno politico, risorse adeguate, superando campanilismi e con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati. Solo unendo le forze sarà possibile costruire una Romagna più forte, efficiente e competitiva, diventando un modello anche per altre aree del Paese”.