“Estate che vai, “perle” dei governi di centrodestra che trovi! Qualche stagione fa fu il Papeete a mostrare il volto dell’esecutivo a trazione Salvini sul bagnasciuga romagnolo, questo passerà invece agli annali come il Ferragosto della confusione irresponsabile sul tema concessioni balneari. Dopo mesi di false promesse, bugie e spot elettorali per prendere tempo fino alle Europee, con lo spettro più che concreto di un nuovo procedimento d’infrazione della UE alle porte in appena 72 ore i Meloni boys sono riusciti in un doppio carpiato che neanche alle Olimpiadi di Parigi: prima l’annuncio dell'ipotesi di deroga al 2029 e ieri, al contrario, il sì alla gare con indennizzi, come era l'originario spirito della legge Draghi del 2022. Sembra una barzelletta, purtroppo è un’ennesima farsa molto pericolosa per uno dei principali comparti economici dell’intero Paese”. Così la consigliera provinciale Alice Parma, ex sindaca di Santarcangelo che incalza: “Questa scelta di non decidere, questo rinvio alla calende greche, mette in crisi un pezzo importante della nostra industria e lo tocchiamo con mano sul nostro territorio, nei centri della nostra costa dove la volontà di investire sul prodotto da parte degli operatori che gestiscono le spiagge è praticamente paralizzata. Con il paradosso che in Romagna i Comuni, il pubblico quindi, sta rigenerando le città con grandissima attenzione al versante dell’attrattività e della potenzialità turistica e la componente privata si trova costretta a stare ferma per colpa dell'inazione di una politica nazionale paurosa e incerta. Questo Governo si prenda finalmente le sue responsabilità, inizi a decidere, a governare e insieme a Regioni e Comuni proceda finalmente e definitivamente a formulare criteri concreti per i bandi di gara: ne va del futuro di milioni di persone e di un intero settore”.
Politica
11:27 | 19/11/2024 - Riccione