Da mesi, il Partito Democratico di Novafeltria, assieme alle associazioni dei cittadini, si spende per denunciare l’immobilismo della giunta di Stefano Zanchini con riferimento al problema della mancanza di un pediatra in Alta Valmarecchia, una situazione divenuta ormai insostenibile per decine di famiglie costrette a sforzi sovrumani e considerevoli disagi per poter garantire ai propri piccoli il fondamentale diritto alla salute.
Dopo mesi di colpevole incapacità risolutiva di Zanchini & Friends (o era forse carenza di volontà?), sempre molto morbidi nei confronti delle mancanze dell’ASUR, è quindi con grande sconcerto che apprendiamo che a partire dal mese di settembre il medico pediatra Aldo Metalli prenderà servizio presso la Domus Medica, struttura privata di proprietà della famiglia Zanchini.
Che Zanchini sia disposto a fare poco meno del necessario affinché venga posto un freno al decadimento dei servizi di sanità pubblica sul territorio del Comune che amministra è ormai cosa nota. I suoi interventi in difesa dell’Ospedale Sacra Famiglia risultano sempre tardivi e mai troppo convinti. “Il nostro è considerato un ambito poco appetibile”, ebbe a dichiarare dopo l’ennesimo bando andato deserto per individuare un pediatra in Alta Valmarecchia. Evidentemente il nostro ambito diventa subito appetibile, invece, se da pubblico il servizio si configura come privato.
Tutto legittimo, nessuno lo mette in dubbio. Imbarazzante, certo, ma legittimo.
È tuttavia evidente come ci sia un conflitto d’interessi grande come una casa che coinvolge il Sindaco Zanchini. Un conflitto d’interessi che lo rende inadatto al suo ruolo, soprattutto in questa fase storica in cui si dovrebbe invece difendere la sanità pubblica, in drammatica crisi, con le unghie e con i denti. Come può chi ha interessi economici di famiglia in centri medici privati - strutture i cui profitti sono inversamente proporzionali rispetto all’efficienza del servizio sanitario nazionale - difendere efficacemente e con il dovuto vigore la sanità pubblica?
Alla luce di quest’ultima vicenda, capiamo ancora meglio i motivi che spinsero Zanchini e la sua maggioranza a votare in Consiglio Comunale contro una mozione presentata dalla minoranza a sostegno della sanità pubblica. “Bisogna essere concreti!”, tuonò il Sindaco in quell’occasione.
Diamo a Stefano ciò che è di Stefano.
Bisogna dargli atto, in questa circostanza, di essere stato davvero molto concreto (a farsi i fatti suoi).