Dall'incendio nella palazzina ACER in via Giuliano da Rimini sono passati 6 giorni. Come attivisti di Potere al Popolo e, soprattutto, come cittadini ci chiediamo cosa abbia fatto il comune di Rimini in questi giorni. Se solo oggi c'è stato un incontro alla presenza dell'assessore Gianfreda per "avviare un’azione congiunta tra il Comune, la Regione e Acer Rimini, per trovare soluzioni adeguate agli 11 nuclei familiari residenti" vuol dire che finora il comune non si è mosso.
Se dopo sei giorni si pianificano ancora soluzioni emergenziali come il collocamento in strutture alberghiere (dopo la fiera della birra ovviamente perché gli albergatori non possono certo perdere i ricchi operatori del beverage) vuol dire che l'incompetenza regna sovrana dalla parti di piazza Cavour e di via Novelli, sede di ACER.
Come Potere al Popolo chiediamo che non si perda ulteriormente tempo e che si mettano in atto tutte le risorse per dare subito un tetto dignitoso agli sfollati ricordando che una stanza d'albergo sia solo una situazione emergenziale e temporanea che speravamo già superata.
Quanto accaduto la scorsa settimana deve aprire una seria riflessione sul tema case popolari. Comune e Acer devono garantire la manutenzione degli immobili pubblici e realizzare un piano che rilanci l'edilizia pubblica nel nostro territorio. Rigenerando l'attuale patrimonio e potenziandolo con nuovi alloggi.
Fino ad ora sul tema casa abbiamo assistito solo a roboanti dichiarazioni da parte di tutte le fazioni del centra-sinistra, a livello locale e regionale. La necessità di un alloggio a prezzi decenti è un problema ormai generalizzato. Le politiche abitative devono tornare ad essere la priorità per chi amminstra la nostra città. La campagna elettorale è finita da tempo. È ora di dare risposte alle necessità reali delle persone in difficoltà.