Francesco Marinelli: “un'importante iniziativa che mira a garantire una maggiore partecipazione e tutela nel mondo del lavoro”.
La proposta di legge di iniziativa popolare "La partecipazione al lavoro" promossa dalla CISL persegue l'obiettivo di regolamentare l'attiva partecipazione dei lavoratori all'interno delle imprese, come previsto dall'articolo 46 della Costituzione. I 22 articoli della proposta si propongono di promuovere una partecipazione che non si limiti solamente allo sviluppo economico, ma che sia anche uno strumento per il progresso sociale e per il completamento della democrazia.
La legge sulla partecipazione prevede l'introduzione di strumenti come la cogestione, la partecipazione finanziaria, gli incentivi per l'innovazione e la consultazione obbligatoria. Queste misure mirano a promuovere una maggiore democrazia interna, una distribuzione equa degli utili e una stretta collaborazione tra i lavoratori e la dirigenza, al fine di creare un ambiente lavorativo più equo e partecipativo.
La cogestione offre ai lavoratori la possibilità di essere rappresentati e coinvolti direttamente nelle decisioni aziendali, garantendo un equilibrio tra i vari attori all'interno dell'impresa. La partecipazione finanziaria assicura una distribuzione più equa degli utili ai lavoratori e facilita l'accesso a piani di azionariato diffuso, permettendo loro di condividere i benefici degli investimenti azionari. Gli incentivi per l'innovazione premiano le imprese che coinvolgono i lavoratori in progetti innovativi e incentivano i dipendenti a contribuire all'innovazione e all'efficienza dei processi produttivi. La consultazione obbligatoria estende il diritto di consultazione preventiva alle rappresentanze sindacali, garantendo che le decisioni che riguardano i lavoratori siano prese tenendo conto delle loro opinioni, rafforzando così la tutela dei diritti dei lavoratori e il dialogo sociale.
La CISL considera questa proposta un passo significativo verso l'istituzione di un sistema lavorativo più collaborativo, in cui i lavoratori hanno voce in capitolo nelle decisioni aziendali e beneficiano di una distribuzione più equa degli utili. L'implementazione di questa legge porterebbe miglioramenti tangibili in termini di equità e partecipazione, contribuendo a rafforzare i principi di democrazia e solidarietà nella società nel suo complesso.
"Questa proposta di legge incarna appieno la storia, l'identità e lo spirito della CISL, un sindacato da sempre riformista, contrattualista e partecipativo, che cerca di interpretare i cambiamenti del mercato del lavoro e le nuove esigenze dei lavoratori - dichiara il segretario generale CISL Romagna Francesco Marinelli -. Tale iniziativa potrebbe portare benefici come l'aumento della motivazione, il miglioramento della qualità del lavoro, l'aumento della produttività, la riduzione delle delocalizzazioni, il miglioramento della salute e della sicurezza, l'incremento degli investimenti e la coesione sociale nel tessuto aziendale del territorio".
"La proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori potrebbe suscitare interesse e attenzione presso le imprese del territorio romagnolo, che comprende sia piccole e medie imprese che aziende di rilevanza nazionale e internazionale. Le aziende che già adottano pratiche di partecipazione dei lavoratori potrebbero accogliere positivamente questa proposta di legge, poiché si allinea ai valori e alla filosofia che già praticano. Per queste imprese, la cogestione, la partecipazione finanziaria e la consultazione obbligatoria potrebbero essere opportunità per rafforzare il coinvolgimento dei dipendenti e migliorare la collaborazione tra lavoratori e dirigenza".
"A livello nazionale, la raccolta firme è iniziata il 1° giugno presso piazza del Popolo a Roma. Nel nostro territorio romagnolo, sarà possibile firmare presso tutte le sedi principali CISL Romagna.Inoltre, organizzeremo incontri informativi e dibattiti pubblici coinvolgendo lavoratori, imprenditori e altri attori interessati, al fine di spiegare i dettagli della proposta, rispondere alle domande e stimolare il dibattito sul tema".