Daniela Angelini ha raccontato cose non vere: così sostiene in una nota Riccione in Azione dopo aver preso visioni dei dati sul turismo elaborati dalla Camera di Commercio. Alla sindaca tornata al timone della città si contesta in particolare un entusiasmo ingiustificato e non comprovato dai fatti circa i primi mesi del 2023.
"I dati sulle presenze turistiche a Riccione - si legge in una nota del direttivo di Azione - nei primi dieci mesi dell'anno, pubblicati pochi giorni fa dalla Camera di Commercio, rappresentano un segnale allarmante per la nostra principale economia. Eppure dal Sindaco-Assessore al turismo, che aveva comunicato con grande enfasi le "presenze record" dei primi due mesi del 2023, non si è sentita una sola parola. Il calo è allarmante perché segna un'inversione di tendenza: Riccione nell'ultimo decennio ha sempre tenuto una performance migliore rispetto ai comuni del territorio, perdeva meno degli altri negli anni di crisi e segnva incrementi più importanti nei periodi di crescita. Nell'anno pre-covid, per rendere l'idea, l'incremento annuale delle presenze turistiche a Riccione superava in termini assoluti la somma di tutti i comuni costieri della nostra provincia. Oggi per la prima volta si fa peggio di tutti, e non è che si cresce meno degli altri ma perdiamo di più rispetto a chi arretra. A fronte di un incremento medio di presenze dello 0,5 in provincia (con i nostri comuni confinanti che segnano un +2,7% Rimini e un + 4,9% Misano) noi registriamo un calo del 2,7%. Questo nonostante il "boom" di gennaio-febbraio che in termini numerigi significa ben poco. Riteniamo - si prosegue - che sul turismo sia opportuno un radicale cambio di rotta. I turisti non scelgono dove passare le loro vacanze in base al colore politico del sindaco o alla presenza o meno del commissario prefettizio ma scelgono la destinazione del loro soggiorno in base all'offerta complessiva della città. È un dato di fatto che l'offerta complessiva della città sia sensibilmente peggiorata, in termini relativi, nell'arco delle due stagioni. I nostri vicini sono stati più bravi di noi nel rinnovarsi, nella gestione del decoro, nella programmazione degli eventi e nella promozione. Riccione si è fatta invece paese e non basterà un nuovo assessore per invertire il trend negativo delle presenze".