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Politica 12:26 | 11/04/2023 - Rimini

Trattamento integrativo (Bonus Irpef) nel modello 730/2023: novità e opportunità, ma l'appoggio di un CAF è fondamentale per non perdere i benefici

Con il nuovo modello 730/2023, con il quale i contribuenti dichiarano i redditi percepiti nel 2022, debuttano le novità in materia di trattamento integrativo, c.d. bonus Irpef, così come introdotte dalla Legge di bilancio 2022, con effetti dal periodo d’imposta 2022. Si tratta di un bonus che per essere riconosciuto necessita di regole specifiche, tutt’altro che semplici ed alla portata di semplice contribuente.

Nella provincia di Forlì-Cesena, il 28,12% dei contribuenti ha un reddito fino a 15.000 euro, mentre il 51,78% ha un reddito compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro. Nella provincia di Ravenna, invece, il 28,03%dei contribuenti ha un reddito fino a 15.000 euro, mentre il 47,45% ha un reddito compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro. Infine, nella provincia di Rimini, il 35,07% dei contribuenti ha un reddito fino a 15.000 euro, mentre il 37,61% ha un reddito compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro.

“I dati evidenziano una situazione interessante per i lavoratori romagnoli, ma anche complessa da gestire - sottolinea il responsabile del CAF CISL Romagna Michele Mancini -. La maggioranza dei lavoratori potrebbe beneficiare del trattamento integrativo, ma solo se rispetta alcune condizioni. In particolare, se il bonus è stato già erogato dal datore di lavoro, potrebbe essere necessario restituirlo qualora lo stesso si rilevi non spettante, ma potrebbe anche esserci il caso in cui il lavoratore al quale il sostituto, per qualunque motivo, non abbia erogato il trattamento integrativo in busta paga  possa recuperarlo presentando la dichiarazione dei redditi. In sintesi, si tratta di una situazione da gestire con attenzione e chiarezza per evitare spiacevoli inconvenienti”.

Per coloro che hanno un reddito complessivo fino a 15.000 euro il trattamento integrativo ammonta a 1.200 euro annui da rapportare al numero di giorni lavorativi infatti, in presenza di più modelli CU relativi ai redditi percepiti nel 2022, attraverso la dichiarazione dei redditi è possibile verificare l’effettiva spettanza del bonus o la possibile restituzione dello stesso evitando in questo modo sanzioni future

Con la circolare n.4E del 2022 l’Agenzia delle Entrate ha spiegato le regole chiave per il quale spetta il trattamento integrativo riducendo da 28.000 a 15.000 euro la soglia di reddito complessivo oltre il quale di regola il bonus non spetta. Il trattamento integrativo è invece riconosciuto a coloro i quali hanno un reddito complessivo compreso tra i 15.001 e i 28.000 euro a condizione che la somma di determinate detrazioni sia di ammontare superiore all’imposta lorda .

Le detrazioni da prendere in considerazione sono quelle  per carichi di famiglia, per lavoro dipendente e assimilati  oltre a quelle relative a interessi passivi su  mutui prima casa stipulati entro il 2021 e spese sanitarie sostenute fino al 2021 e rateizzate. Rientrano nel calcolo anche le detrazioni per spese di recupero del patrimonio edilizio, risparmio energetico, bonus mobili e detrazioni previste da altre disposizioni normative relative a spese sostenute fino al 31.12.2021 e rateizzate.

In tale ipotesi, il trattamento integrativo è riconosciuto per un ammontare, comunque non superiore a 1.200 euro, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni sopra elencate e l’imposta lorda.

“È importante sottolineare - afferma il responsabile del CAF - che il requisito base per poter beneficiare del bonus Irpef è sempre la capienza reddituale, ossia la presenza di un'imposta da versare rispetto ai redditi da lavoro dipendente e assimilati, una volta sottratte le detrazioni spettanti per le stesse tipologie reddituali.

Nel caso di redditi complessivi compresi tra 15.001 euro e 28.000 euro, il datore di lavoro non dispone di tutti gli elementi utili ai fini del calcolo del trattamento integrativo e l’effettiva spettanza del beneficio economico può essere determinata e recuperata solamente con la presentazione della dichiarazione dei redditi.

“In conclusione - afferma Michele Mancini - desidero sottolineare l'importanza di comprendere la complessità della questione del trattamento integrativo, poiché dipende dalle circostanze individuali di ogni contribuente. Consiglio vivamente di rivolgersi al CAF CISL Romagna per una corretta interpretazione delle norme e per verificare il proprio diritto al bonus Irpef. Invitiamo i lavoratori a contattare il nostro call center al numero 800948888 e prenotare un appuntamento per eseguire un controllo sulla propria posizione fiscale. Il CAF CISL Romagna è composto da esperti fiscali altamente qualificati, pronti ad offrire supporto e consulenza personalizzata per soddisfare le esigenze di ogni contribuente”.