A tutti cittadini ed elettori del Comune di Verucchio, il mio personale appello al voto. Il 26 maggio si sceglie il futuro di Verucchio, ciascuno faccia la propria parte!
Qualche giorno fa mi è capitato di rileggere un testo di Antonio Megalizzi, il giovane reporter appassionato dell’Europa, scomparso tragicamente lo scorso dicembre in un attentato terroristico. Antonio è un ragazzo italiano della ‘generazione Erasmus’. Quella generazione che ha nella libertà e nell’assunzione delle responsabilità, la molla per realizzarsi. Antonio Megalizzi è uno dei nostri figli. Quelli che guardiamo ogni giorno, con occhi allo stesso tempo affettuosi e preoccupati, crescere in un mondo sempre più difficile. La domanda che ci poniamo tutti è: come aiutare i nostri ragazzi? Per me la risposta è questa: insegnando loro con l’esempio, ad assumersi responsabilità. Senza alibi, senza dare colpe agli altri, non delegando per comodità o interesse ma prendendosi in prima persona il compito di migliorare se stessi, il proprio quartiere, la propria città, il proprio Paese.
Votare significa assumersi una responsabilità: questo ci viene insegnato dalla Costituzione italiana. Non si tratta di democrazia rappresentativa o di delega. Recarsi alle urne vuol dire partecipare in prima persona alla realizzazione e al miglioramento del presente e del futuro dei luoghi in cui si vive. Non è un atto automatico o dettato da forza d’inerzia. Con il voto le persone esprimono la loro idea sui valori in cui credono, su come condividere e concretizzare idee e sogni.Per questo il giorno del voto è il più alto esercizio di democrazia, libertà e partecipazione che ci ha regalato e continua a regalarci la Costituzione italiana. Ed è per questo che il 26 maggio, data in cui oltre alle elezioni europee, si sceglie anche il governo locale, mi sento di chiedere a Verucchio e ai verucchiesi di andare a votare. Esprimere la propria preferenza nelle urne vale infinitamente di più di un post, di un tweet, di una lamentela o di un’adulazione. Ha una forza che rade al suolo qualsiasi algoritmo, ogni furbizia della vecchia politica. In un paese, poi, ci si conosce meglio che in una grande città e si guarda con più attenzione alle persone. Sì, le persone. Il punto di partenza e quello di arrivo, nel senso etimologico stesso del termine ‘democrazia’. Le persone con il loro impegno, la loro passione, la loro creatività, la loro voglia di mettersi in gioco per gli altri, nonostante una narrazione martellante voglia farci credere il contrario. In questi mesi di campagna elettorale, a Verucchio, ho incontrato tante di queste persone. Anche con idee e opinioni differenti. Al di là degli schieramenti, penso che questo sia un patrimonio di cui la comunità verucchiese potrà giovarsi soprattutto per il dopo 26 maggio. Ed è un patrimonio che, almeno in parte, riscatta 100 giorni in cui non sono mancati colpi bassi e attacchi personali.
Come Impegno Civico per Verucchio abbiamo voluto costantemente restare fedeli alla filosofia di una lista civica pura, libera da qualsiasi ingerenza di qualsivoglia tipo: le persone possono. Su questo abbiamo costruito il programma, frutto di un percorso partecipato che ha messo al centro del presente e del futuro di Verucchio il lavoro, l’ambiente, la sicurezza, i servizi sociali, i giovani, la cultura, una macchina comunale efficiente e rapida nei percorsi e nelle decisioni. Verucchio ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta, non si è mai arreso alle difficoltà, ha saputo affrontare e superare anni difficili e di crisi generalizzata grazie alla coesione sociale e a un fortissimo spirito di appartenenza comunitaria. Possiamo e dobbiamo nei prossimi 5 anni non solo continuare questo prezioso cammino ma migliorarlo, diventare virtuosi e di esempio, grazie anche alla condivisione di un progetto amministrativo adesso ancora più ricco di forze libere e civiche. Le persone appunto. Il 26 maggio le persone possono scegliere il proprio presente e il proprio futuro andando a votare.
Stefania Sabba Candidata Sindaco Lista Impegno Civico per Verucchio