Domenica 26 maggio 2024, Festa della Ss. Trinità, in Basilica Cattedrale, alle ore 17.30, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, saranno ordinati sette nuovi diaconi permanenti.
Si tratta di:
Gianni Albani (Cuore Immacolato di Maria Bellariva), Paolo Bordoni (Regina Pacis Rimini), Silvano Capellini (Sant’Andrea in Casale San Clemente), Roberto Cesarini (San Martino Riccione), Flavio Pirani (San Michele Arcangelo Morciano), Emanuel Podeschi (Santa Maria di Corpolò Rimini), Marco Stefani (Natività di Maria santissima Castevecchio di Savignano sul Rubicone)
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Il Vescovo impone le mani ai diaconi, “non per il sacerdozio, ma per il servizio”. Infatti – dice il Concilio Vaticano II – sono sostenuti dalla grazia sacramentale, nella ‘diaconia’ della liturgia, della predicazione e della carità servono il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio. È ufficio del diacono amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire il matrimonio, portare il viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, amministrare i sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura. Sono inoltre chiamati, in particolare, agli uffici di carità e di assistenza.
Per i diaconi permanenti si aprono, poi, campi nuovi di azioni pastorale, in particolare verso le «periferie esistenziali» di cui parla Papa Francesco: prendersi a cuore le carceri, gli emarginati, i poveri, i giovani, i malati in ospedale e nelle case di cura e lungodegenti.
Con i nuovi ordinati, sale a 64 il numero dei diaconi permanenti in servizio in Diocesi. La prima ordinazione - Bruno Suzzi - risale al 1981. Numerosi altri diaconi permanenti sono in via di formazione, frequentando l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, e seguiti nel percorso dal Delegato diocesano, don Giampaolo Bernabini. Normalmente i diaconi permanenti prestano servizio nella carità o in ambiti pastorali in parrocchia e in diocesi. “Con la sua vita, il diacono, «uomo della soglia» – spiega don Giampaolo Bernabini – richiama ad essere a servizio gli uni degli altri e al servizio della comunità e del mondo. Con la sua attività, il diacono aiuta la Chiesa e ogni cristiano nella dimensione del servizio”.
Gianni Albani, classe 1964, riminese, dopo una vicissitudine sentimentale fallimentare, inizia una frenetica ricerca di Dio e di studio. Nel 1994 nasce Mara la sua prima figlia, nel 1995 entra a far parte di una comunità di preghiera, di cui ancora oggi fa parte, nel 2003 sposo Barbara e dal matrimonio nascono Giacomo e Giulia.
Paolo Bordoni, classe 19693, è stato iniziato alla fede dai genitori Rino e Carla e ha trascorso la giovinezza tra la parrocchia di Regina Pacis e l’oratorio salesiano. Sposato con Laura da 26 anni, con tre figli, è educatore dei ragazzi delle superiori della Zona Pastorale Flaminia e collaboro con la società sportiva dell’O.Sa.R.
Silvano Cappellini, è nato nel 1959 ad Auditore, paesino marchigiano ma nel territorio della diocesi di Rimini. Si è trasferito a Sant’Andrea in Casale ed è sposato con Cinzia da 40 anni, e papà di Elena, anche lei fresca sposa. “Sono arrivato ora a dire questo grande sì al Signore e a mettermi a disposizione, dove mi porterà”.
Roberto Cesarini, 1965, riccionese, ha una particolare passione per la cura della città degli uomini, derivata in parte anche dalla sua formazione professionale. Il carisma della Beata Madre Elisabetta Renzi, a cui è molto legato, è sempre stato presente negli snodi importanti della sua vita. Sposato da 30 anni con Laura, tre figlie: Chiara, Camilla, Carlotta, “che hanno benedetto la nostra unione”.
Flavio Pirani, nato nel 1958, è cresciuto nella parrocchia di Santa Colomba Onferno. Sposato con Saura Simoncelli nel 1985, si è poi trasferito a Morciano. Ha una figlia, Ilenia. Con Unitalsi Diocesana trasporta ammalati a Lourdes. Svolge il servizio pastorale nella parrocchia di Morciano e con la moglie il percorso come accompagnatori battesimali alle famiglie dei battezzanti.
Emanuel Podeschi, 47 anni, è sposato con Alessandra da 22, e hanno una figlia, Anastasia. Due avvenimenti lo hanno portato qui: una crisi esistenziale a 20 anni e il ritornare dal professore di religione che lo ha invitato a cercare il Regno di Dio. E un’operazione delicata nel 2012 che gli ha insegnato “a lasciarmi fare da Chi mi conosce e mi ama”. Ha sempre seguito bambini e ragazzi della parrocchia.
Marco Stefani è nato a Savignano nel 1957 ed ha vissuto l’esperienza scout fino all’età di 24 anni. Sposato con Donatella da 42 anni, hanno due figli: Francesca ed Enrico. Dopo aver accompagnato dei giovani a ricevere i sacramenti, fa parte dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia.