Oltre 1.000 persone han partecipato alla Messa all'Alba (ore 5.45) al Bagno 62 Le Spiagge 62 di Rimini, la prima Messa del Vescovo di Rimini per la Solennità di Maria Assunta. Hanno concelebrato il Vicario generale don Maurizio Fabbri, don Tarcisio Tamburini (parroco Villaggio I Maggio), don Giampaolo Rocchi (parroco Padulli), e diversi diaconi tra cui il "padrone di casa" Mauro Vanni, responsabile Pastorale del Turismo e bagnino.Presente il comandante di vascello, comandante della Capitaneria di Porto di Rimini Giorgia Capozzella.
Le persone hanno trovato posto sulle sedie allestite dall'organizzazione, sui mosconi, gommoni e moltissimi si sono accomodati sulla sabbia su teli da mare.
La comunità parrocchiale di Villaggio I Maggio ha animato la celebrazione eucaristica con i canti. Diverse le preghiere spontanee dei fedeli.
Dopo la lettura del Vangelo della Visitazione, il Vescovo Nicolò Anselmi ha chiesto due minuti di silenzio per attendere l'alba e ha invitato i fedeli a ringraziare il Signore per questo dono e il dono del creato. "L'Apocalisse 'disegna' una grande battaglia tra bene e male. Protagonisti i mostri a sette testa e la donna vestita di sole, che la tradizione individua in Maria, ma che è anche la Chiesa, cioè tutti noi. - ha detto il Vescovo Nicolò nell'omelia - Dio ha bisogno di Lei come anche di ciascuno di noi per generare Gesù oggi, a Rimini, in Diocesi, nei luoghi da cui ciascuno di noi proviene. Maria è una di noi, salvo il peccato. Oggi non è solo la sua festa ma anche la festa in cielo ma anche la nostra: il cielo è il nostro destino. E noi siamo chiamati a collaborare alla vita del mondo e alla salvezza".
Il Vescovo Nicolò ha concluso ricordando la Giornata Mondiale della Gioventù appena conclusa, un'esperienza bellissima. "Il Vangelo della Visitazione di oggi è lo stesso proclamato da Papa Francesco - ha proseguito mons. Anselmi - che si è soffermato su Maria che in fretta si incammina verso la cugina Elisabetta. Ci sono due tipi di fretta: una cattiva ed una buona. Quella cattiva ci travolge, ci rende così indaffarati da non accorgerci di noi stessi e degli altri.
La fretta buona è quella che discerne la volontà di Dio e quando il Signore ci chiama andiamo senza paura, accompagnati dalla presenza di Dio che ci entusiasma come il sole che brilla e ci riempie di gioia e di luce, la luca dello Spirito Santo che genera sempre e comunque felicità".
Al termine della celebrazione, il Vescovo si è soffermato con tante persone - tra cui molti turisti - per saluti e auguri. Molti fedeli hanno portato omaggi a mons. Nicolò.
L'organizzazione ha preparato la colazione per tutti.
Sono seguite alcune brevi, entusiastiche testimonianze di ragazzi riminesi "reduci" dalla Gmg.