Una generazione in bilico. Così la rivista scientifica The Lancet descrive la condizione dei Millenials in un articolo dedicato al loro stato di salute presente e futuro. La riflessione si basa su un rapporto di oltre 30 pagine dove i nati tra il 1980 e il 1996 vengono definiti come una delle generazioni più sfortunate dal punto di vista del benessere: secondo gli analisti i Millenials potrebbero vedere i loro tassi di mortalità salire di oltre il 40% rispetto alla generazione precedente alla stessa età. Il rapporto prende in considerazione cinque condizioni colesterolo alto, ipertensione, disturbi legati all’uso del tabacco iperattività e depressione e il loro incremento tra il 2014 e il 2017. I dati mostrano un aumento a ogni voce e un’impennata dei problemi legati alla salute mentale. Si tratta di dati importanti perché fanno capire come la sanità non si debba focalizzare solo sugli anziani e sulle malattie croniche in aumento ma anche sulle generazioni più giovani e i nuovi problemi di cui lo stile di vita sedentario e l’era digitale sono i principali responsabili. Nello scenario più sfavorevole gli autori prevedono un incremento delle spese mediche dei Millenials del 33% rispetto alla generazione precedente. Sarebbe interessante fare studi generazionali di questo tipo anche in Italia. Potrebbero aiutare a capire ciò che la struttura sanitaria dovrà affrontare e quanto potrà risparmiare facendo prevenzione.
dott. Alessandro Bovicelli