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Salute 11:35 | 01/10/2024 - Rimini

Il 5 ottobre si avviano le iniziative in tutta Italia promosse dalla Fondazione Isal

Torna sabato 5 ottobre nelle principali piazze italiane la Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore, la Campagna sociale della Fondazione ISAL, giunta alla sua XVI edizione, che mira a sensibilizzare e informare i cittadini sul tema del “Dolore Cronico”  e sulla sua cura e prevenzione. Una realtà tragica e spesso invisibile agli occhi della società, che si ripercuote nella vita quotidiana e che solo in Italia colpisce circa 11 milioni di persone

Cento Città contro il Dolore  ha l’obiettivo di promuovere una riflessione su quante sofferenze ancora colpiscano i pazienti affetti da questa malattia e come essa influisca sulla loro salute senza che vi siano ancora soluzioni di cura efficaci in moltissime sindromi con dolore cronico. 

La Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore” nasce nel 2009, col patrocinio del Senato e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, per dare voce ai bisogni delle persone colpite da dolore cronico; per SENSIBILIZZARE la popolazione e le istituzioni sulla prevenzione e sulla cura del dolore cronico e sul disagio socio-lavorativo che lo stesso genera,  SOSTENERE la ricerca per dare una cura al dolore cronico ad oggi “incurabile”, PROMUOVERE  lo sviluppo della  Innovazione Biotecnologia  e Telematica nella Rete Nazionale di Terapia del dolore.

L’edizione 2024 avrà come suo filo conduttore il Dolore cronico, una cura per tutti: insieme verso il traguardo” – racconta il dott. William Raffaelifondatore e Presidente di Fondazione ISAL , che prosegue “Attraverso la giornata saranno messe in risalto la necessità di far riflettere le Istituzioni sanitarie e i cittadini su quante siano ancora oggi le patologie dolorose croniche che non hanno trattamenti efficaci,  quanto disagio sia ancora presente per ottenere l’accesso ai centri di cura e in particolare quante ombre persistano nell’ambito del riconoscimento di uno stato di cronicità della malattia e della invalidità che la stessa determina”.   

Una malattia che non si esaurisce in un trattamento procedurale, ma che necessita di una presa in carico complessiva per evitare la solitudine per i pazienti in questa difficile condizione di vita. Bisogna investire per incrementare le strutture e il personale dedicate alla sua cura e investire sulla ricerca affinché anche coloro che hanno patologie incurabili possano con l’innovazione e la conoscenza trovare soddisfazione alla loro sofferenza. Il nostro Insieme diventa quindi un dovere di Tutti affinché si possa dire nei prossimi anni che la cura del dolore è una meta realistica e garantita per Tutti”.

Sabato 5 ottobre la Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore farà tappa nelle piazze di tutta Italia, dando voce ai bisogni delle persone colpite da dolore cronico, con la collaborazione di medici specialisti, infermieri e cittadini volontari, tutti impegnati in iniziative di promozione e informazione nonché in consulenze gratuite (scopri dove su: www.fondazioneisal.it).

Ogni giorno più di 200 milioni di persone nel mondo occidentale soffrono a causa del dolore cronico. Nevralgie, endometriosi, vulvodinia, fibromialgia, esiti da trauma o da interventi chirurgici, emicrania, herpes zoster, neuropatia diabetica, sono solo alcuni nomi di patologie che causano un dolore quotidiano e persistente. Secondo gli ultimi dati del rapporto del Consiglio dell’Unione Europea sulle malattie croniche e sul ruolo del dolore, in Europa la prevalenza del dolore cronico è compresa tra il 16% e il 46%. Questi dati evidenziano come il dolore cronico sia un vero dramma sociale, un’epidemia di sofferenza con un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che ne sono colpite, dei loro familiari ma anche dei sistemi sanitari nazionali.

A 14 anni dalla promulgazione della Legge 38 del 15 marzo 2010 e delle numerose delibere effettuate in Conferenza Stato e Regioni, la condizione di solitudine delle persone con dolore cronico è ancora molto presente. Lo sportello di sostegno alle persone con dolore cronico di Fondazione ISAL risponde ogni giorno a numerose segnalazioni di difficoltà a ricevere cure adeguate da parte di pazienti provenienti da ogni parte d’Italia” afferma il dott. Raffaeli.

Tra le tante realtà, associazioni e istituti che hanno aderito all’appuntamento figurano numerosi  presidi ospedalieri da ogni Regione italiana tra cui: Roma (Ospedale San Camillo Forlanini e Policlinico Tor Vergata ), Benevento (Ospedale San Pio), Como (Ospedale Sant’Anna), Busca (SSD Cure Palliative ASL CN1), Cagliari (Presidio San Giovanni di Dio Az. Osp: Università di Cagliari), Genova (S.C. Cure Palliative ASL3 e Ospedale Galliera), Lecce (Ospedale “Vito Fazzi”), Taranto (Ospedale SS Annunziata), Meldola (Ist. Romagnolo per lo studio dei Tumori), Novara (Ospedale San Giuliano), Padova (Az. Ospedaliera Università. di Padova), Ravenna (UO Terapia Antalgica), Reggio Calabria (Grande Ospedale Metropolitano “Morelli”), Viterbo (Ospedale Belcolle), e Vimercate (Ospedale di Vimercate ASST Brianza).

Partecipano numerose le sezioni della rete “Amici della Fondazione Isal” (tra queste ricordiamo  Agrigento, Monza, Foggia, Roma,  Pratola Peligna, Livorno, Sulmona, Avellino, Benevento)  così come numerose sono le Associazioni di pazienti che scendono in piazza con i propri volontari, tra cui l’Associazione Comitato Uniti Fibromialgia (CFU)-Odv, che da anni condivide questo cammino in più di cinquanta città,  l’Associazione “Filo di Speranza”  da  Lugano e la “Associação de Doentes de Dor Crónica dos Açores” dalle Azzorre.

La Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore, che ha ricevuto dal 2016 la Medaglia del Presidente della Repubblica come riconoscimento del valore pubblico dell’iniziativa, ha il patrocinio, tra gli altri, del Senato della Repubblica, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Università e della Ricerca, della Camera dei Deputati, oltre a quello della Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome, di Agenas, di ANCI, Federsanità e dell’Istituto Superiore della Sanità. 

Dal 2007 è testimonial della Fondazione ISAL l’attore Fabio De Luigi, così come ne sono ambasciatrici le ex Ministre della sanità Livia Turco e Mariapia Garavaglia. In questi anni tanti altri personaggi pubblici hanno sostenuto ISAL, dai campioni Gregorio Paltrinieri, Vittorio Adorni, Michele Pittacolo e Alex Zanardi nonché attori quali Teresa De Sio, Gabriele Cirilli, e il musicista Franz Di Cioccio, 

Dalla prima edizione a oggi il numero delle realtà che partecipa a Cento città è enormemente cresciuto costituendo una rete di solidarietà e di alleanza che testimonia la volontà e la necessità di far fronte a una problematica così diffusa.

Cento città contro il dolore ha anche una sua versione online grazie alla campagna #zeropain21 con cui si invitano le persone alla testimonianza e alla raccolta fondi: tutte le donazioni fatte attraverso i canali ufficiali sono destinate a finanziare i progetti di ricerca promossi dalla Fondazione.

Il sogno di ISAL è la realizzazione in Italia del primo polo europeo dedicato alla ricerca e alla cura del dolore. L'attivazione del centro "Tecno-Algos" di Sulmona, dedicato alla ricerca e alla cura del dolore cronico complesso da neuromielolesione, rappresenta il primo passo verso la realizzazione di questo sogno
 

Cento città contro il dolore- Dal 5 ottobre iniziative in tutta Italia

per informazioni: 3383631582 e-mail: [email protected]

www.fondazioneisal.it

Con i patrocini di: Senato della Repubblica, Ministero della Salute , Ministero del Lavoro, Camera dei Deputati,  AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi regionali), Conferenza Stato-Regioni, ISS (Istituto Superiore di Sanità), MUR (Ministero dell’Università della Ricerca); Federsanità, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Regione Abruzzo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Monza, Comune di Ravenna, Comune di Sulmona, Comune di Rimini, Comune di Santarcangelo di Romagna, Azienda USL Romagna, IRST - IRCCS di Meldola, IRCCS San Raffaele, FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), FNOPI (Federazione Nazionale degli ordini delle Professioni Infermieristiche), FOFI (Federazione Ordine Farmacisti Italiani) Croce Rossa Italiana, SIIET (Società Italiana Infermieri Emergenza Territoriale), CFU (Comitato Fibromialgici Uniti), UNCI (Unione Nazionale Cavalieri d’Italia), Uni Rimini, Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti.

Fondazione ISAL

Isal nasce nel 1993 come Istituto di Formazione e Ricerca in Scienze Algologiche, con lo scopo di promuovere la formazione medica e la ricerca sul tema del dolore cronico.

Grazie ai suoi corsi, ISAL - Provider del Ministero della Salute per l’erogazione dei Corsi E.C.M.(Educazione Continua in Medicina) - è stata la prima scuola in Italia e una delle prime in Europa dedita alla formazione post-laurea per lo studio del dolore e ha formato negli anni circa 750 medici specialisti, un gruppo che rappresenta oggi la classe dirigente italiana della terapia del dolore. Dall’esperienza dell’Istituto ISAL nel 2007 nasce la Fondazione ISAL per sostenere la ricerca nell’ambito della terapia del dolore oltre che la comunicazione sociale. Dal 2009 ogni anno la Fondazione organizza e promuove l’appuntamento Cento città contro il dolore, una giornata che ha l’obiettivo della sensibilizzazione sociale e dell’informazione sul tema del dolore cronico. 

Dalla sua nascita ISAL è stata protagonista delle più importanti iniziative nazionali sul tema del dolore e del suo trattamento.  

Il suo Presidente ha partecipato dal 1999 alla creazione della Rete sul dolore e palliazione della Regione Emilia-Romagna e ha contribuito attivamente nella costruzione e implementazione della legge 38/10, legge che garantisce e tutela il diritto del cittadino nell’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.  ISAL ha collaborato a diverse iniziative promosse dal Ministero della Salute di cui è stata inoltre partner in attività di ricerca (progetto per l’Umanizzazione delle cure per le persone fragili).

Negli anni Fondazione ISAL ha sostenuto 12 giovani ricercatori impegnati nello studio del dolore cronico. Investire su di loro è, infatti, fondamentale per assicurare un futuro alla ricerca scientifica e offrire una speranza a chi soffre quotidianamente.

ISAL ha recentemente identificato un probabile primo biomarker in grado di certificare la presenza di dolore cronico severo in pazienti con fibromialgia e osteoartrite. Il biomarker identificato sui linfociti B che esprimono il recettore Mu rafforza la base organica della fibromialgia.

Oggi la rete della Fondazione ha assunto una dimensione intercontinentale. Fondazione ISAL ha convenzioni per la Ricerca con numerosi Istituti tra i quali l’Istituto Superiore di Sanità, IRCSS San Raffaele Roma, IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Meldola.