La cellulite, al di là di come è vissuta dalla donna ieri come oggi, non è un semplice inestetismo da eliminare con il bisturi o con i vari trattamenti ad essa annessi, ma è a tutti gli effetti una vera e propria malattia. Essa ricopre prevalentemente cosce e fianchi, si presenta intorno ai 30-40 anni e a volte anche prima: è causata da una trasformazione del tessuto adiposo o grasso sottocutaneo più specificatamente da un’insufficienza venosa e/o linfatica. E’ chiaro che tutto questo comporta un serio rallentamento della velocità del flusso sanguigno con conseguente addensamento dei liquidi e di un mal nutrimento dei tessuti sottocutanei. La cellulite è conosciuta anche come ipodermite indurativa, dà pesantezza e freddo alle gambe e a volte anche dolore.
Detta malattia è degenerativa e progredisce secondo quattro fasi:
- 1) Formazione di edemi (gonfiori);
- 2) Rallentamento circolatorio;
- 3) Comparsa di pelle a buccia d’arancia sulle parti interessate associata a noduli sottocutanei;
- 4) Dolore ai noduli e ispessimento della cute.
Tra le tante indicazioni per la cura e l’intervento in qualsiasi di questi stadi, è stato messo in luce uno studio scientifico molto oculato per rimarcare gli effetti dell’ossigeno ozono terapia, che sono molteplici ed efficacissimi. In pratica, l’ozono scinde i grassi delle cellule adipose che, attraverso il trattamento, vengono resi idrofili, cioè capaci di sciogliersi nell’acqua, e una volta sciolti eliminati attraverso le urine. L’ozono ha una funzione drenante dei liquidi in eccesso: aumentando la temperatura del microcircolo riattiva la circolazione sanguinea, apportando una bonificazione delle pareti e dei vasi venosi. Infine, produce un’ossigenazione dei tessuti nei punti dove la circolazione ristagna e causa i famosi noduli del quarto stadio.
Ma come funziona una seduta di ossigeno ozono terapia per la cellulite? Per il trattamento della lipodistrofia vengono utilizzate delle micro iniezioni sottocutanee da 5-10 cc per ogni punto, non solo sui cuscinetti di grasso ma anche sul polpaccio per riattivare la circolazione. E’ chiaro che per ottenere un obiettivo base c’è bisogno di 5/10 sedute della durata di 5 minuti l’una in base alla gravità dello stadio. In principio appare soltanto un miglioramento estetico, ma già dopo le prime sedute si riscontra una notevole riduzione della ritenzione idrica e della pesantezza del gonfiore e del bruciore alle gambe.
Il vantaggio di questo trattamento rispetto agli altri è che l‘ozono favorisce la perdita solo della massa grassa e non di quella magra, cioè i muscoli. E’ chiaro che a questo trattamento si dovrebbe associare a una dieta consigliata da un bravo nutrizionista. L’augurio è che le donne, consapevoli di un inestetismo non banale, si portino verso questa scia e utilizzino questa tecnica per una soluzione molto concreta ed efficace.
Dott. Alberto Borelli