In qualsiasi Paese democratico funzionerebbe così e allora anche qui in Italia è nato il “Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole” che promuove una petizione e si propone di raccogliere almeno 50.000 firme, da inviare alla ministra Lorenzin, affinchè preservativi, spirali, pillole ed anelli vaginali diventino gratuiti a scopo preventivo. Del resto basta chiederlo ai ragazzi e alle ragazze. I preservativi? Costano troppo. La pillola? Costa troppo e fa male. Risultato: troppe gravidanze indesiderate e molte malattie a trasmissione sessuale in aumento tra cui di nuovo l’Aids. In Italia infatti oggi non esiste alcun prodotto contraccettivo gratuito da quando nel 2016 anche le ultime pillole sono diventate a pagamento. In particolare i giovanissimi sono le categorie più a rischio. Secondo i dati della Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia solo il 16 % delle donne utilizza la pillola ma addirittura il 42% delle ragazze sotto i 25 anni non utilizza nessun metodo contraccettivo. Infatti una seria infezione come la Chlamidya colpisce sempre di più le giovanissime mettendo a rischio la loro possibilità di diventare madri. Anche il profillatico è in disuso e quattro giovani su 10 non lo usano. Ben venga allora questa petizione.
dott. Alessandro Bovicelli