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"Rimini è una delle tre province della Romagna che da oltre 10 anni ha scommesso su una sanità nuova. Siamo protagonisti di questa area vasta e dell’azienda unica della Romagna, che ha un unico, semplice e chiaro obiettivo: offrire al milione di abitanti del nostro territorio la migliore cura possibile per ogni tipo di patologia senza andare fuori regione. Le migliori prestazioni, che incrociano la sostenibilità economica e la volontà di mantenere universale e gratuito un servizio essenziale come appunto la sanità. Quell’idea oggi è realtà. Grazie a processi di innovazione, miglioramento e messa a sistema degli ospedali, a ogni territorio è stata infatti riconosciuta una specifica competenza, un’eccellenza al servizio dell'area vasta. Insieme alle grandi specializzazioni, ci caratterizziamo infatti per una efficiente rete di medicina territoriale fatta di presidi ospedalieri, Cau, medici di base, infermieri di comunità e Case della Comunità che coprono in maniera capillare l’intera Romagna. Certo, si può e si deve sempre migliorare. A Rimini seguiamo ad esempio con attenzione il rinnovo del rapporto con l'Università e i corsi di specializzazione che ci saranno assegnati, dovendo recuperare presidi non riconosciuti negli ultimi anni, investimenti strutturali e sulle migliori capacità che rappresentiamo nella rete per cui in questi giorni inizieremo una strategia di sollecitazione attraverso la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria (CTSS) di cui sono vice presidente e che tornerà a riunirsi su questi tempi domani.
Oltre all’ospedale del comune capoluogo sappiamo infatti di dover presidiare tutti quelli del territorio, da Riccione a Cattolica, Santarcangelo e Novafeltria. Una “ricchezza” per cui ci sono interventi finanziati per 77.693.570 euro in provincia (sul Franchini, il Sacra Famiglia, il Ceccarini, il Cervesi, l’Infermi e le sedi esterne) e altri individuati e da finanziare per oltre 85 milioni con priorità all’ampliamento del Pronto Soccorso di Rimini e alle Case della Salute. Senza dimenticare gli interventi per milioni di euro da realizzare con fondi Pnrr a Rimini, Bellaria Igea Marina, Santarcangelo Novafeltria, Cattolica e Morciano.
Di questo abbiamo parlato anche martedì all’Infermi con il nuovo assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi, che ha mostrato fin da subito grande capacità di leggere esperienze e opportunità delle varie realtà e con cui c'è piena sintonia. Da sindaco di Santarcangelo posso dirmi altrettanto soddisfatto del percorso di crescita che sta facendo il nostro ospedale Anchelle Francini su una strategia ordinata di presidio territoriale vasto: siamo nel miglior momento di assetto della Chirurgia Senologica, un’eccellenza assoluta che alla Struttura Complessa consolidata aggiungerà a breve ulteriori importanti novità. Il Cau è aperto 7 giorni su 7 per 24 ore al giorno e permette di dare prime importanti risposte alle urgenze. La Medicina si è articolata talmente tanto che la nuova Casa della Comunità ospita servizi importanti, oltre a quello dei medici di base, quali gli infermieri e il Consultorio potenziato con uno Spazio Giovani appena inaugurato. In chiusura, mi permetto di far notare a chi cerca una polemica strumentale sul Punto Prelievi a libero accesso che è bene fare attenzione: è l'unico rimasto in tale modalità in tutta la provincia, gli ingressi sono sostenibili nei numeri e il servizio si caratterizza per una rara disponibilità. Cercare la bagarre politica su questi plus non è generoso e non dà merito alla ricchezza rappresentata dall'ospedale Franchini, non solo per la nostra città ma per tutto il territorio. La forza di Santarcangelo è sempre stata misurata in un sostengo trasversale al suo nosocomio e questo ne ha permesso una crescita collettiva a vantaggio dell’intera comunità e non di una o dell’altra parte politica".
Filippo Sacchetti
Sindaco di Santarcangelo
e vice presidente della CTSS
