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Ecco i play off. Il Rimini alla prima scende in Toscana, contro il Pontedera, come recita il copione di questo supplemento di stagione, pene afflittive incluse. Quindi non il "Barbetti" di Gubbio, ma il "Manucci" del granducato, lo stadio prescelto ai biancorossi giunti noni in classifca, dopo l'estromissione del Siena a questa competizione. Si gioca alle 20,45 di un giovedì che si preannuncia piovoso. Certo è che ripartendo tutti da zero, anche solo per 90 minuti, il brutto girone di ritorno disputato dagli uomini del Presidente Rota può essere posto in archivio. Almeno per ora. Diciotto giorni sono passati dai fischi ai giocatori rivieraschi da parte dei sostenitori presenti al "Neri". Due settimane e qualche giorno per ricaricare le pile, l'umore, la voglia di fare, rimettere a punto la condizione atletica, svuotare l'infermeria.
Formazione. In casa Rimini oggi sono tutti disponibili. Gaburro non ha dato indicazioni sulla formazione da mettere in campo, ma la sua è solo pretattica. Il mister veneto sa bene chi giocherà. Noi possiamo solo azzardare l'undici di partenza: Zaccagno; Laverone, Pietrangeli, Panelli, Regini; Del Carro, Sandri, con Pasa alternativa in corso d'opera, Tonelli; Gabbianelli (Biondi), Santini, Piscitella (Gabbianelli).
Queste le parole di Marco Gaburro in conferenza stampa. “Il gruppo sta bene e questi 18 giorni sono serviti per resettare tutto e ritrovare la migliore condizione psicofisica, nonchè ecuperare qualche acciaccato. Di sicuro non ci ha penalizzato la sosta prolungata. Posso dire che se ci avvantaggerà lo vedremo strada facendo. il Pontedera, invece, stava molto bene ultimamente (10 punti nelle ultime 5 partite) e può darsi che lo ritroveremo così. Oppure che il tempo abbia livellato alcune cose. Non so. Si vedrà in campo. Queste gare secche passano tanto da episodi singoli, da errrori o giocate tecniche individuali. Nel corso della gara si verificano episodi che palesano stati emotivi diversi. I play off? Un traguardo raggiunto, se ci siano arrivati il merito è di tutti. Ora il mio compito finale sarà capire la chiave migliore per fare meglio dei nostri avversari e andare avanti”.
