Dopo due brutte sconfitte e un pareggio in trasferta, il Rimini ci riprova. Questa volta l'avversario di turno si chiama Lucchese e si gioca al "Porta Elisa", stasera, con inizio alle ore 20,45. Un punto solo per i biancorossi romagnoli dopo tre partite disputate. Poco. Troppo poco. Sulla carta la trasferta in Toscana non si presenta affatto facile. Anche perchè contro i rossoneri negli ultimi anni si è raccolto davvero poco. Poi la Lucchese vorrà vorrà rifarsi davanti al pubblico amico dello 0-1 interno, patito per mano del Gubbio alla seconda stagionale. Ma ogni partita fà storia a se, quindi gambe in spalle e correre più forte del vento.
Formazione: Molti problemi in questi ultimi giorni a livello di infortuni. Lo scacchiere degli esterni è quasi tutto out per guai muscolari (Cioffi, Chiarella a cui si è aggiunto Malagrida) mentre il portiere Colombi – che comunque sarà nella lista dei convocati – ha saltato la seduta di rifinitura a scopo precauzionale per un dolore alla colonna vertebrale.
Queste alcune dichiarazioni pre - partita di mister Buscè
"Credo che dopo l’ultima partita con il Pescara, questa squadra abbia fatto vedere tantissime cose positive, nonostante la sconfitta. Purtroppo rimane sempre quel mancato risultato. Ma bisogna comprendere come arrivano i risultati, nel bene e nel male. Io credo che valga la pena essere molto positivi per quello che hanno fatto vedere i ragazzi. Specialmente contro una squadra che è lì per vincere il campionato, perché la classifica dice che ad oggi Pescara, Entella e Carpi sono nelle prime posizioni. Anche quando abbiamo pareggiato a Carpi, il 2 a 2 ci andava stretto, era calata in quella settimana una nube di negatività. Anche tra di noi noi, gli stessi ragazzi. Ciò non deve più accadere. Mi riferisco a tutto l’ambiente perché se si pareggia a Carpi, per come è arrivato il risultato, bisognava avere un’altra reazione. In una squadra come questa questa la negatività si avverte, perché questa è una formazione giovanissima. Con l’Entella c’è stato un passo indietro, ma col Pescara c’è stata una dimostrazione di carattere. Non parlo solo di 45 minuti, anche qualche minuto del secondo tempo, dove il Pescara non aveva creato pericoli. Quando nel dopopartita ho detto c’è qualche giocatore fuori fase è normale. Questo è fisiologico, perché questo gruppo quando cala di intensità va in difficoltà e quando c’è qualche carenza in qualche ruolo succede. Non era una frase distruttiva, ma quella frase serviva per costruire qualcosa in più. In queste tre partite ho visto le dinamiche delle altre. Il Rimini è la squadra che ha il portiere che ha fatto meno parate. Non è un gruppo, come qualcuno ha detto, senza idee. Quando ho dichiarato: bisogna sopportare e supportare questi ragazzi, anche nei momenti di difficoltà mi riferisco a tutto questo. Se avessimo pareggiato con il Pescara avremmo detto tutti: grande prestazione Purtroppo non è andata così. Io mi porto dentro la cultura del lavoro che è quello che ti dà benefici, come ho verificato nella mia carriera di allenatore. Bisogna essere un tutt’uno: il sottoscritto, lo staff, i giocatori, tifosi, l’ambiente tutto. Bisogna aiutarsi a vicenda. Quando parlo di cultura del lavoro parlo anche di questo aspetto".