CESENA (5-3-2): 1 Tozzo, 3 Mercadante, 7 Zecca (65' Adamo), 9 Ferrante (65' Shpendi S.), 15 Ciofi, 18 Corazza, 19 Prestia, 20 De Rose, 24 Bianchi (81' Chiarello), 27 Calderoni (81' Coccolo), 77 Brambilla. A disp.: 23 Minelli, 44 Lewis, 5 Coccolo, 6 Bumbu, 10 Chiarello, 11 S. Shpendi, 14 Celiento, 17 Adamo, 31 Udoh, 32 C. Shpendi, 73 Pieraccini, 88 Francesconi, 98 Lepri. All. Toscano.
RIMINI (4-3-3): 1 Galeotti, 4 Tanasa (88' Eyango), 6 Panelli, 8 Delcarro, 10 Gabbianelli, 13 Regini (88'Piscitella), 25 Allievi, 29 Santini, 32 Tofanari (47′Laverone), 38 Matteo Rossetti (88' Sereni) , 99 Vano (59' Mattia Rossetti). A disp.: 12 Zaccagno, 3 Haveri, 5 Pasa, 7 Tonelli, 11 Piscitella, 15 Gigli, 16 Mattia Rossetti, 17 Acquistapace, 19 Rosso, 20 Accursi, 24 Sereni, 27 Laverone, 31 Pietrangeli, Eyango, 83 De Rinaldis. All. Gaburro.
ARBITRO: Perri di Roma 1.
ASSISTENTI: Barberis di Collegno e Cesarano di Castellammare di Stabia.
4° ASSITENTE: Taricone di Perugia.
RETI: 84' Prestia
AMMONITI: De Rose, Matteo Rossetti, Vano, Regini
ESPULSI:
ANGOLI: 2 a 8
NOTE: un minuto di raccogliemento prepartita in ricordo di Gianluca Vialli.
Un nuovo derby è servito. La parola d'ordine per i ragazzi del presidente Rota, cancellare la figuraccia rimediata a domicilio contro l'ex fanalino di coda San Donato Tavarnelle, pirata al Neri, prima della sosta natalizia. Oggi alDino Manuzzi di Cesena si gioca in una polveriere, la partitissima tra Cesena e Rimini. Dando subito un'occhiata alle formazioni: Toscano miester bianconero deve cucirsi le ferite rinunciando a Super-Saber, squalificato: al suo posto il figlio d'arte Brambilla. In partita non ci va neppure l'ex di turno Albertini.
Gaburro questa volta non tira il freno a mano, ma opta per un tridente offensivo di tutto rispetto: Gabbianelli, Vano e Santini. Tanasa subentra a dirigere le operazioni a Pasa. Difesa ancora una volta ritoccata: fuori Pietrangeli. Tra i pali il tecnico biancorosso punta nuovamente su Galeotti, ovviamente Zaccagno si accomoda in panca.
Si entra in campo e si gioca.
Parte forte il Cesena e già al 5' potrebbe andare in vantaggio. Zecca crossa dalla destra, Ferrante spalle alla porta controlla e gira di sinistro, blocca da Galeotti.
Al 10' Con la testa Bianchi per Corazza, il bomber da fuori area si coordina di destro. Mira sballata, palla alta. Un minuto dopo Gabbianelli inventa per Vano, che si mangia sotto la curva cesenate la rete del vantaggio. L'ex Carpi tutto solo davanti a Toozzo spedisce in tribuna un goal praticamente bello e fatto. Poi Vano si fa inutilmente ammonire, ingenua spinta in attacco su un difensore del Cesena.
Al quarto d'ora: Tofanari di testa regala il primo angolo della partita al Cesena, prendendosi anche il rimprovero di mezza squadra. Nulla di fatto sulla battuta.
Partita molto bloccata. Il Rimini si affida molto ai lanci lunghi per trovare i tre davanti ma senza risultato. 26′ conclusione sporcata di Calderoni, Galeotti se lo ritrova vicino e può recuperare il pallone. Pericolo per la porta biancorossa.
Alla mezz'ora: Traiettore come sa fare Gabbianelli su punizione, Tozzo esce con grande sicurezza e prende il pallone.
34' Calderoni si libera a sinistra e imbecca Corazza tutto solo in area di rigore. Il cannoniere del Cesena ha le polveri bagnate e scalcicchia sul fondo. Un giro di lancette e terzo angolo per il Rimini. Pare tutto tranquillo, ma poi si accende una mischia con una mezza trattenuta su Delcarro. L'azione si spegne con la palla tra le mani di Tozzo.
43': Secondo corner Cesena. Lungo missile sul secondo palo di Brambilla, di testa colpisce Prestia che si fa trovare pronto e libero. Molto attento Galeotti a chiudere sul primo palo e neutralizzare.
Non succe più nulla. Il primo tempo termina sul risultato di 0 a 0.
Si torna in campo. Dopo 5' Vano si ricorda di essere un buon giocatore e fa una bella giocata: recupera palla e crossa. Non ci sono compagni pronti a deviare di testa.
52' Ferrante salta Allievi e serve Corazza, l'attaccante in area appoggia sulla destra a Zecca, cross radente, Tanasa devia verso Galeotti, che respinge di piede con grande attenzione. Quindi 7' minuti dopo Vano lascia mestamente il campo e debutta il nuovo arrivato Mattia Rossetti ingaggiato dal Rimini in settimana.
Minuto 60' Regini elegante con il tacco a portarsi via un avversario, poi trattenuto cade a terra, ma riesce a crossare rasoterra. E' solo corner. 65' Ferrante ci prova di sinistro, sicura la presa di Galeotti. 67' Adamo tiene in campo un pallone impossibile e tocca per De Rose, pennellata per Corazza, il colpo di testa non crea problemi a Galeotti che blocca.
Al 70' Santini si ricorda quanto profumamo la porta e la rete. Il tocco a cercare il goal è delizioso, ma Tozzo non si fa sorprendere facendo una gran parata.
Passano solo 2' di gioco. Gabbianelli indirizza su Regini, Adamo intuisce l'intenzione e ci arriva. L'esterno attacca per vie centrali e serve in area Shpendi, che tira. La difesa biancorossa cala il cemento e non succede nulla contro quel muro.
Gabbianelli ci prova al 76' da molto lontano, prendendo di mira il primo palo di Tozzo, che però non si fa sorprendere è devia sul fondo.
Il derby si sblocca all'84, quando Prestia (migliore in campo) gira alle spalle di Galeotti una traiettoria proveniente da una punizione battuta da Chiarello, complice anche una deviazione. Il Cesena sotto la sua curva passa in vantaggio. Rivedibile la marcatura sull'autore della rete (1 a 0).
Il Rimini che non aveva giocato una brutta partita non ci sta. Mattia Rossetti va con il sinistro ma la traiettoria è deviata in corner: il sesto.
Cinque minuti di recupero. Al 90' settima battuta dalla bandiera per il Rimini. Brambilla manda lontano il cross di Gabbianelli.
Quindi il triplice fischio che spinge il Cesena momentaneamente al secondo posto in classifica. Al Rimini sicuramente resta addosso tanta amarezza e delusione. Ma nel calcio vige sempre la stessa identica legge: vince le partite chi fa un goal in più dell'avversario. O ne subisce uno in meno. Specchiarsi all'interno di un match facendo cose belle e non materializzandole non va bene. Ricominciare da dove si era lasciato, con una sconfitta, va ancora meno bene. Ma la legge del pallone è questa. Implacabile!
Elp