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Sport 10:46 | 28/03/2019 - Rimini

Grassi e Petrone, ultime speranze di salvezza

"L'uomo cui affido le chiavi del nostro futuro, il destino del Rimini è nelle sue mani". Parole che suonano come una vera e propria investitura, che vanno ben oltre quelle che di norma vengono pronunciate quando si cambia la guida tecnica di una squadra, quelle proferite dal presidente Giorgio Grassi, durante la presentazione ufficiale di mister Mario Petrone. "Quando si cambia è sempre traumatico, a livello umano e professionale - ha affermato Giorgio Grassi -. Non ho nulla da rimproverare né a Righetti, né ad Acori e né a Martini, in termini di impegno e di professionalità hanno fatto il massimo. Quando però si arriva al quarto tecnico in una stagione vuol dire che c'è dell'altro che non funziona. Quella di domenica è stata una Caporetto, la seconda dopo Imola, in entrambi i casi con la squadra in difficoltà e un tecnico lasciato solo. Non si può più far finta vada tutto bene, il 5 maggio ci sarà il Bollettino della Vittoria, lo garantisco".  Il numero uno biancorosso ha dunque preso in mano personalmente la situazione. "Mister Mario Petrone l'ho scelto io, per la prima volta la responsabilità è completamente mia. Il destino è nelle sue mani, a lui spettano tutte le decisioni dentro e fuori dal campo. Tutti devono remare nella stessa direzione, se Petrone mi dirà che qualcuno si mette di traverso lo manderò via all'istante". Il presidente Grassi ha così spiegato la posizione di Pietro Tamai. "Non è più il direttore sportivo e non seguirà più la prima squadra. Dopo Verona ci ha messo la faccia, si è preso le proprie responsabilità. Rimarrà con altri incarichi, quali lo scouting o i rapporti con le società di Serie A. Adrian Ricchiuti? E' un tesserato della Fiorita non del Rimini. Dà una mano, da esterno, al settore giovanile come referente tecnico. Il resto lo ha fatto per passione"

Queste invece le prime dichiarazioni dell'uomo del giorno, mister Mario Petrone. "Il presidente mi ha contattato lunedì e ho detto sì in pochi minuti perchè questa è una società seria, come ce ne sono poche in Italia. Non sarei stato interessato a un rapporto con poca prospettiva, qui c'è una progettualità, la volontà di pensare in grande anche in termini di nuove strutture e di settore giovanile, ci sono tutte le condizioni per fare bene. Prima, però, pensiamo all'obiettivo principale, la salvezza". Queste le sensazioni del tecnico dopo le prime sedute di lavoro con la squadra. "Le impressioni sono positive, il gruppo è sano e si è messo a disposizione. Il mio compito è quello di trasmettere positività, ridare fiducia a tutto l'ambiente e sfruttare al meglio le potenzialità di ciascuno dei ragazzi, metterli nelle condizioni di rendere al meglio". Mister Petrone prosegue così nella sua analisi. "La squadra è giovane, forse anche per affrontare quello che, di fatto, è l'unico girone vero della Serie C. A parte il Pordenone che sta facendo un grande campionato, c'è grande equilibrio con formazioni divise da pochi punti sia per quanto riguarda le posizioni di testa che quelle della zona calda. Avere la possibilità di misurarsi con un girone di questo tipo è una sfida anche a livello personale. In questo momento non guardiamo la classifica, non sarebbe funzionale. Dobbiamo fare di tutto per invertire il trend e non vedo l'ora arrivi la domenica, quando a parlare sarà il campo, perchè ho una cattiveria agonistica allucinante". Chiosa con l'appello a tutto l'ambiente. "Dobbiamo avere il supporto di tutti, a cominciare dai nostri tifosi che sono il dodicesimo uomo in campo e ci daranno una grande mano. Tutti uniti, tutti insieme, raggiungeremo il nostro obiettivo". Con mister Petrone, in qualità di collaboratore tecnico e uomo di fiducia, è approdato in biancorosso Gianluca Procopio. Allenatore in seconda e preparatore dei portieri resta Luciano Agudo Ballestero, Alessandro Platone confermato nel ruolo di preparatore atletico.