Emanuele Troise questa mattina è stato presentato alla stampa, allo stadio Romeo Neri. La società ha voluto optare per un sottile file di continuità, rispetto alla precedente esperienza con Raimondi.
I due tecnici infatti si conoscono molto bene, hanno lavorato insieme a Bologna, Raimondi come secondo di Siniša Mihajlović, mentre nello stesso periodo Troise guidava la Primavera rossoblù. Quindi un sottile filo di Arianna tiene legato i due allenatori.
Ma il presente, quello che Troise è chiamato a mettere a posto è una squadra che sta malissimo ed un ultimo posto da cancellare. Queste le prime dichiarazioni del neo-mister rivierasco.
“Penso di ripartire da zero. Con Gabriel (Raimondi), sono legato da una solida amicizia. Abbiamo lavorato insieme a Bologna, lui come assistente di Sinisa, io come allenatore della Primavera. Ho conosciuto bene la persona e posso solo fare un grosso in bocca al lupo al collega. È doveroso da parte mia ringraziare Geria, Di Battista e Sanapo: Rimini è una destinazione ambita, sappiamo quanti allenatori sarebbero venuti qui, e ho percepito subito la loro fiducia. Vengo qui con grande determinazione per cercare di ringraziare sul campo, nei fatti, cercare di rimanere il più a lungo possibile, perché le prime impressioni sono state che si può costruire tanto, e ci sono tutti i presupposti per creare un progetto tangibile, attraverso la crescita di un settore giovanile, attraverso le strutture. Nel primo approccio avuto ieri con la squadra ho cercato di trasferire loro un senso di appartenenza, che molte volte è aleatorio ma qui non è aleatorio. Sappiamo che il calcio è un po’ cambiato, perché i giocatori cambiano società ogni sei mesi. Avere una proprietà, una solidità, la presenza sempre più costante, deve accrescere il senso di appartenenza. Questo lo dobbiamo fare attraverso il campo, che è quello che ci appartiene. Chiederò loro cultura del lavoro, responsabilità, perché ci vuole, in virtù di quello che è il senso di appartenenza poi, c’è da assumersi delle responsabilità anche se sono ragazzi. Ho trovato una squadra piena di risorse umane per costruire e cercare di ribaltare una situazione in questo momento di sfiducia e col morale giù. Insieme ad una proprietà sono le due componenti chiave per cercare di cambiare il trend”.