La Rimini Calcio ha presentato questa mattina agli organi di informazione alcune delle novità 2022-2023, il nuovo settore femminile del club e la squadra del Rimini Football Club “Samba Rimini” che partecipa al campionato di calcio organizzato dalla FICG (Divisione Calcio Paraolimpico Sperimentale) rappresentando i colori della nostra città
Nella sala stampa dello stadio Romeo Neri sono intevenuti il direttore generale Franco Peroni, la vice sindaca del Comune di Rimini, Chiara Bellini, il responsabile del settore giovanile, Matteo Roguletti, il responsabile del settore giovanile femminile Rimini FC Under 15 e Under 12, Sebastiano Franco, e, per il Rimini FC DCPS, il coordinatore referente della squadra Fabio Maisto, il capitano Edoardo Mancino e Gianmaria Soleri, uno dei pilastri della squadra biancorossa.
IL RIMINI F.C. “IN ROSA” “Siamo a presentare due progetti che sono motivo di orgoglio per il Rimini FC: la giovanile della femminile e divisione calcio paralimpico sperimantale, con il quale abbiamo voluto fare una collaborazione che va a completare un tassello importante. Per noi il calcio femminile non è un tassello che va ad assolvere un obbligo, ma ci crediamo” ha esordito Peroni, lasciando intravedere una prima squadra biancorossa “in rosa”: “La scelta è stata quella di partire con qualcosa che sia dentro il Rimini. Il calcio non è né maschile né femminile, siamo abituati a vedere giocare solo il calcio maschile, ma sicuramente andremo a investire in questa direzione e arriveremo ad averla. Questo è un completamento per il Rimini e ci auguriamo che altre società possano convergere in maniera significativa in questo nostro progetto”. “Il nostro è un progetto che va ben oltre gli obblighi federali. Siamo partiti dal cosiddetto anno zero perché il movimento femminile parte con presupposti diversi per massa critica e numero di partecipanti. La società Rimini Calcio, che ringrazio per avermi scelto per questo progetto, ha inteso dare a me pieno mandato e mi sono avvalso di società già presenti sul territorio che potessero offrire un numero di ragazze che già giocavano a calcio. Ci sono state fornite dalla società Promosport, che è stata la prima a creare un movimento femminile, una squadra capace di affrontare l’avventura di campionati regionali già dall’anno scorso. Come Rimini Calcio abbiamo preso questo blocco e ci siamo dovuti organizzare non solo dal punto di vista logistico, ma anche tecnico: abbiamo avviato l’attività con open day, che ci ha portato l’ingresso anche di altre ragazze e voglio sottolineare che alcune provengono da altri sport. Dalle 24 iniziali siamo giunti a 35 atlete e stanno arrivando anche altre richieste di adesione. È importante che tutti credano in questo progetto perché non vengano dispersi i numeri. Le ragazze possono giocare con i ragazzi fino a 12 anni, poi devono continuare solo con la femminile. Le società le tengono fino a che possono giocare nei rispettivi campionati, quindi sono realtà miste. Ci sono ragazze che sarebbero pronte ma sono già inserite in un gruppo e non c’è la volontà di affrontare quest’avventura femminile. Questo è un fenomeno che mi ha colto anche di sorpresa. Dobbiamo creare le condizioni affinché le ragazze facciano il balzo nel calcio femminile e creare nelle società questo doppio binario. Non c’è nessun’altra realtà nel Riminese che possa creare una squadra completamente femminile. L’unica è stata la Promosport, che è confluita in questo progetto. Noi possiamo creare questo polo solo se le altre società ci credono, poi nelle scuole possiamo trovare nuove forze, con ragazze che sarebbero interessate ma non sanno a chi rivolgersi. Mi permetto solo una considerazione di carattere tecnico: l’importante è che noi ce le giochiamo tutte le partite, a prescindere dai risultati. Abbiamo incontrato corazzate come San Marino e Imolese e vi posso garantire che le partite se le sono giocate. Le ragazze stanno crescendo anche dal punto di vista tecnico. Sono due categorie: under 15 e under 12, con la quale inizieremo l’attività agonistica i primi i gennaio. Nel frattempo stiamo preparando le ragazze. Invece l’under 15 abbiamo già iniziato l’attività a ottobre” è entrato quindi nel merito Sebastiano Franco, prima di passare la palla a Sergio Franco: “Innanzitutto devo fare i complimenti alla Rimini Calcio, perché ha scelto di avere un settore femminile in house. Non tutte le società lo fanno, vuol dire che ci credono davvero. La scelta con il Samba Rimini è un’altra scelta importante. Con il presidente Fabio stiamo vedendo cosa possiamo fare a Rimini, qualche iniziativa da sviluppare verso la primavera. Il calcio femminile sta crescendo, ma ha bisogno di società importanti perché attraverso loro si possono avere a disposizione altri canali: non dobbiamo però dimenticare che è fondamentale lo sviluppo su tutto il territorio, soprattutto per le più piccole, perché partendo dalle categorie più piccole è possibile allargare il bacino. In questi due anni i numeri sono aumentati e il fatto che ilil capoluogo di provincia abbia i colori più importanti del territorio potrà dare i suoi frutti”. A rappresentare l’amministrazione comunale, come detto, una entusiasta vice sindac Chiara Bellini: “Sono veramente molto felice di essere qui e faccio gli auguri e i complimenti alla Rimini Calcio sia per il calcio paralimpico che per il calcio femminile, dove mi sento coinvolta perché qualche mese fa mi è stato chiesto di fare da madrina. Lanciamo oggi questo progetto nel mese di novembre che è il mese dedicato al contrasto alla violenza sulle donne e credo che il modo migliore sia eliminare le discriminazioni di genere. Io appartengo a una generazione che nell’infanzia non ha avuto queste possibilità, queste offerte per quanto riguarda lo sport. A ginnastica venivamo divisi maschi e femmine, mentre io avrei voluto giocare a calcio. Credo che lo sport debba essere un ambito aperto a tutti e a tutte senza distinzioni e le due iniziative che presentiamo oggi vanno proprio in questa direzione. Spero presto di incontrare le ragazze”.
IL “SAMBA RIMINI” - A illustrare la seconda novità è stato infine il presidente di Samba Rimini Fabio Maito:“Partecipiamo a un campionato paralimpico da tre anni, ma farlo rappresentando la Rimini Calcio vuol dire arrivare nelle case. Siamo attivi da dieci anni, da tre facciamo questo “torneo” ufficiale della FIGC e l’anno scorso siamo arrivati secondi. Ringraziamo la Rimini Calcio per questa opportunità e speriamo che possa nascere qualcosa di bello”. Quindi, la chiosa: “Il campionato è già iniziato, nelle Marche. È diviso in tre categorie e noi siamo in terzo livello. Attualmente abbiamo una quindicina di ragazzi e una decina possono partecipare al campionato. La settimana scorsa non siamo riusciti a giocare, perché avevamo dei ragazzi malati, speriamo di poter recuperare la gara”.