Come riferisce e scrive la Gazzetta dello Sport: possibili penalizzazioni fra i due punti (per Novara e Rimini) e i sei (per Taranto e Turris). I rinvii a giudizio, che riguardano club di tutti e tre i gironi, potrebbero stravolgere le classifiche: una decisione attesa già nel mese di gennaio.
Sono arrivati nel pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno quattro deferimenti della Procura Figc, che potrebbero ancora incidere sulle classifiche di Serie C. Su segnalazione della Covisoc, sono state rinviate a giudizio per violazioni amministrative di varia natura Novara (girone A), Rimini (girone B), Taranto e Turris (girone C). Per queste ultime due, recidive in quanto già penalizzate rispettivamente di dieci e cinque punti, la segnalazione era nell’aria. I club dovranno risponderne in primo grado davanti al Tribunale Federale Nazionale, tendenzialmente già nel mese di gennaio. Il rischio è di due punti di penalizzazione per Novara e Rimini, di almeno sei per Taranto e Turris.
Al Novara viene contestato il mancato versamento entro il termine del 16 dicembre di quota parte dei contributi Inps relativi a giugno e luglio 2023, oggetto di un piano di dilazione prima concesso e poi revocato dallo stesso istituto previdenziale. Al Rimini viene contestato il mancato pagamento entro il termine del 16 dicembre degli emolumenti in favore dei tesserati per il bimestre settembre-ottobre 2024. La stessa scadenza non è stata rispettata anche da Taranto e Turris, inadempienti (sempre per settembre e ottobre) su stipendi, ritenute Irpef e contributi Inps. Nel caso del Taranto, contestato anche il mancato versamento di due rate del piano di ammortamento concesso dall’Inps per il periodo luglio 2021-febbraio 2023.
Nel frattempo la società Rimini Fc per mezzo di una nota stampa comunica:
In merito al deferimento della Procura Federale la presidente del Rimini FC Stefania Di Salvo precisa che tutti i fondi necessari per gli stipendi di settembre e ottobre sono stati regolarmente inviati nei tempi previsti all’Istituto Bancario. La società si è già mossa per produrre alla Procura Federale la memoria con la conferma dell’Istituto Bancario confidando nel buon esito del chiarimento.