“Agli uomini e alle donne che hanno combattuto per il nostro futuro e il nostro presente è rivolto il mio pensiero carico di gratitudine. Mi rivolgo soprattutto ai giovani, perché leggano, studino e accolgano le testimonianze tramandate da chi ha vissuto i giorni del secondo conflitto mondiale e della Liberazione”. Così il sindaco di Coriano, Gianluca Ugolini questa mattina in occasione del 78esimo anniversario della Liberazione d’Italia. La cerimonia ufficiale, alla quale hanno preso parte l’Amministrazione, i Consiglieri comunali e la presidente della sezione Anpi di Coriano“ Fratelli Ciavatti”, Gabriella Bertuccioli, si è svolta con la deposizione di corone d’alloro al monumento ai Caduti di tutte le Guerre nei giardini antistanti la chiesa di Santa Maria Assunta, alle tombe dei Caduti per la Libertà nei cimiteri di Coriano e di Montetauro dove è stato reso onore a Don Antonio Marcaccini e ai tre cippi delle frazioni di Mulazzano, Cerasolo e Pedrolara, dedicati rispettivamente a Vittorio Giovagnoli e Libero Pedrelli, ad Aristodemo Ciavatti e all’eccidio delle Saline.
Momento conclusivo della cerimonia l’immancabile tappa al maestoso Coriano Ridge War Cemetry in onore dei 1939 soldati alleati morti nel corso della battaglia di sfondamento della Linea Gotica.
Nel pomeriggio è in programma la conferenza pubblica a cura della sezione ANPI “Fratelli Ciavatti” di Coriano e patrocinata dal comune dal titolo “La Resistenza a ridosso della Linea Gotica” con Maurizio Casadei, componente del Comitato Direttivo e del Comitato Scientifico Istituto Storico della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della Provincia di Rimini, in Sala Isotta presso il Teatro CorTe alle 17.30.
L’intervento del Sindaco di Coriano, Gianluca Ugolini
E’ un grande onore per me rappresentare, in questa fondamentale ricorrenza, tutta la Comunità di Coriano che mi ha democraticamente scelto come Sindaco. Quest’anno ricorre il 78esimo anniversario della Librazione del nostro Paese dal nazifascismo, avvenuta il 25 aprile 1945. Una data che rappresenta una pietra basilare per la storia della nostra Repubblica, frutto di una memoria condivisa, perché significò l’affermazione della democrazia e della libertà, la fine della guerra e la riconquistata indipendenza. In quel confitto gli italiani, civili e militari, subirono gravi perdite e sacrifici, ma alla fine il Paese ne uscì libero e indipendente, conquistando la pace che non dobbiamo mai dare per scontata perché frutto di una dolorosissima conquista. La democrazia funziona con il confronto di opinioni, la pazienza, la mediazione, sempre nel giusto ricordo delle nostre radici. Agli uomini e alle donne che hanno combattuto per il nostro futuro e il nostro presente è rivolto il mio pensiero carico di gratitudine. Mi rivolgo soprattutto ai giovani, perché leggano, studino e accolgano le testimonianze tramandate da chi ha vissuto i giorni del secondo conflitto mondiale e della Liberazione. Non diamo nulla per scontato, perché senza le sofferenze, il coraggio, la tenacia e il sacrificio di coloro che combatterono per la libertà di tutti noi, il corso della storia e delle nostre vite, avrebbero avuto un percorso diverso. Oggi per questa fascia tricolore il mio pensiero e quello di tutti i Corianesi è rivolto ai giovani che persero la vita per il loro paese in servizio militare, i partigiani e i civili vittime di bombardamenti aerei. Un tributo di sangue che trova testimonianza nei numerosi cippi disseminati nelle frazioni e nei cimiteri corianesi, così come per i quasi 2mila soldati alleati di provenienza straniera che per aver combattuto sul suolo italiano sono sepolti nel Coriano Ridge War Cemetery.
Auguro a tutti un buon 25 aprile, viva la Liberazione, viva l’Italia!