Cattolica perde uno dei protagonisti della vita politica e cittadina. È scomparso, la notte scorsa, Corrado Piva, portato via a 68 anni da una grave malattia. Ex assessore della Giunta Micucci per lunghi anni, dal 1990 al 1996 e poi dal 1999 al 2004. Ma il suo impegno politico lo aveva visto sedersi sui banchi del consiglio comunale di Cattolica già nel 1980, per dieci anni, nelle file del Partito Comunista Italiano. Grande il cordoglio in città e nel mondo della politica alla notizia della sua morte. Lascia la moglie Mirella, sposata nel 1983, e i figli Riccardo e Laura. La Sindaca e l’Amministrazione comunale “esprimono profondo cordoglio e partecipano con vicinanza e affetto al dolore della sua famiglia”.
La prima cittadina lo ha ricordato anche sulla propria pagina Facebook: “Voglio ricordare Corrado Piva come un amico, una persona propositiva, lungimirante e generosa che ha voluto esprimere l’amore per la sua città attraverso l’impegno amministrativo e politico. Assessore con il sindaco Gian Franco Micucci, che considerava il suo grande amico, ha contribuito in quegli anni a dare un volto nuovo a Cattolica. Chi ha vera passione politica non la perde mai anche quando non ricopre più ruoli e per Corrado è stato così. Sempre disponibile al confronto e a cercare soluzioni. Riposa in pace caro Corrado, hai vissuto appieno la tua vita. Un abbraccio forte a Riccardo, Mirella e Laura che lo hanno amato profondamente”.
Il Rosario sarà lunedì, 22 gennaio, alle 17.15, e il funerale verrà celebrato martedì 23 alle 15, a San Pio V.
Il cordoglio del direttore di Confesercenti della Provincia di Rimini, Mirco Pari
"Corrado Piva è stato fra i protagonisti di uno dei momenti più straordinari della storia di Cattolica, a cui come assessore della giunta Micucci ha dato tanto. Se Gian Franco Micucci era l'elemento vulcanico, creativo, sognatore, Corrado era l'elemento razionale, dotato di uno spiccato senso della realtà politica. Ottimo amministratore, intelligente, buon mediatore, gli piaceva il confronto. La nostra conoscenza, iniziata quando lui era assessore alle attività economiche e io responsabile di Confesercenti a Cattolica, era diventata nel tempo una bella amicizia. Insieme avevamo vissuto e condiviso uno dei periodi più intensi e appassionanti del rilancio e della riqualificazione della città, e siamo sempre rimasti in contatto scambiandoci opinioni e ragionamenti. In questo momento il mio pensiero va alla famiglia, alla moglie Mirella, ai figli, a cui esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza. Ci mancherà, non lo dimenticheremo".