Non ci sono più persone come Antuan. Non le hanno più prodotte, messe al mondo. Lui non è stato solo un bagnino di salvataggio, a Rimini Sud, al bagno 66. E' stato un pezzo di storia "umana" del nostro territorio. Era sempre allegro e felice, specialmente alla sera, quando svolgeva il servizio di sicurezza al Carnaby. Uno dei personaggi che hanno fatto la storia della nostra Riviera, quella d'oro. Che ci hanno fatto conoscere nel mondo del turismo. Antuan era un grande conversatore, un adorabile affabulatore. Oggi con il dilagare dei social soggetti fuori moda. Noi e anche lui. Purtroppo. Il corteggiamento, il rapporto umano e intimo che si creava con le persone a quei tempi è sparito. Ma sopratutto sono volati via i valori di una vita "diversa". Antonio Marcatelli in "arte" Antuan che ci lascia a 84 anni, lo osservavo quasi con timore all'opera a quei tempi. Io ero più giovane di lui. Il rispetto per la nostra generazione nei confronti di una persona più grande era una "legge scritta". Si doveva. Amavo quel suo modo di vivere in estate sulle nostre spiaggie e durante l'inverno fare come gli uccelli, migrare in altri paesi. Al caldo.
Nel tempo eravamo diventati amici e il timore reverenziale era scomparso. Per chi scrive quelli come Antuan erano maestri, noi gli apprendisti! In un altro mondo, diciamo metaforticamente in "un'altra vita".
I Marinai di salvataggio e assistenti bagnanti lo hanno voluto ricordare con queste parole: “In questi giorni ci ha lasciato un veterano del Salvamento riminese. Antuan, salvataggio storico di Rimini Sud. Buona ultima remata mitico Antuan”.
Ciao Antuan, fai buon viaggio.
Elio Pari