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Cronaca 18:33 | 01/02/2023 - Rimini

Approvato il Piano Integrato di Attività e Organizzazione del Comune, si chiama Piao

Si chiama PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) il nuovo documento di programma  di durata triennale, approvato nella seduta di ieri dalla Giunta Comunale. Si tratta di uno strumento introdotto da un decreto legge (9 giugno 2021, n. 80) che contiene misure per il “rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni” funzionale in particolare all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia. La novità costituita dal PIAO è che questo strumento assorbe numerosi documenti di programmazione e pianificazione che in passato venivano approvati in modo autonomo e che oggi, confluendo in un documento unitario, devono essere tra loro integrati e coerenti. Nel PIAO sono confluiti ad esempio il Piano della Performance, il Piano del fabbisogno di personale, il Piano per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, il Piano per le azioni positive (contro la disparità di genere), il Piano della Formazione del personale, il Piano organizzativo del lavoro agile (smartworking). Tra i contenuti più significativi del PIAO per la sezione della “performance” possono essere segnalati i numerosi progetti di opere pubbliche finanziati per quasi 109 di milioni di euro con i fondi del PNRR. Si tratta di progetti di varia natura, che vanno dalla realizzazione di tre nuovi asili nido, al completamento del Parco del Mare, fino al prolungamento del Metromare,  il rinnovo del parco veicoli per il trasporto pubblici, la digitalizzazione della Pa. La mole di risorse pubbliche destinate alla realizzazione dei progetti PNRR e l'introduzione da parte del legislatore di procedure amministrative semplificate e accelerate per centrare gli obiettivi correlati agli impegni che lo Stato Italiano ha preso con l'Unione europea nell'ambito del Programma Next generation EU, hanno indotto l'Amministrazione a prevedere apposite misure di prevenzione della corruzione nell'ambito della sezione del piano dedicata ai rischi corruttivi (quella che ha sostituito ed assorbito il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza). Il Comune di Rimini ha quindi recepito le raccomandazioni di ANAC (Autorità nazionale Anti Corruzione) che con il Piano Nazione al Anticorruzione 2022 ha individuato i principali fattori di rischio nell’ambito delle procedure di realizzazione dei progetti finanziati attraverso i fondi europei del PNRR, legati sia all’urgenza di procedere nel serrato programma di attività amministrative e tecniche sia alla possibilità degli Enti di applicare alle procedure di progettazione, di scelta del contraente e di realizzazione dei lavori disposizioni legislative speciali o comunque semplificate rispetto a quelle previste abitualmente dal Codice dei Contratti pubblici. L’Amministrazione ha prima costituito un gruppo di lavoro incaricato di approfondire le nuove misure di prevenzione e ha poi introdotto una serie di accorgimenti finalizzati a ridurre la possibile incidenza dei predetti rischi, introducendo apposite misure prevenzione specificamente dedicate agli interventi del Pnrr. Ad esempio nei controlli sulle gare d'appalto, si verifica l'assenza di situazioni di conflitto di interessi per tutti i soggetti che partecipano alle procedure di affidamento anche al di fuori della commissione aggiudicatrice e di quelli che partecipano alla fase di esecuzione dei contratti. Altro aspetto prioritario nel piano riguarda la trasparenza, con la sistematica pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli atti dei progetti e delle diverse fasi di realizzazione, in modo da favorire il controllo diffuso dei cittadini sull’azione amministrativa.“Misure – commenta l’assessore alle Politiche per lo Sviluppo delle Risorse Umane e alla Legalità, Francesco Bragagni - che crediamo possano essere utili a offrire ancora maggiori garanzie affinché l’enorme mole di lavoro legata ai tanti progetti che l’Amministrazione sta portando avanti in tempi strettissimi attraverso i fondi del Pnrr si svolgano attraverso un meccanismo snello e senza ombre, nella massima trasparenza e allontanando il più possibile il rischio che si possano creare le condizioni in grado di facilitare episodi di disonestà e illegalità. Si tratta di azioni che si integrano a quelle già introdotte da anni per migliorare la macchina amministrativa e innalzare le difese contro la corruzione”.