Il gioco delle stelle è in realtà il passa la palla della violenza sessuale. Ora il possesso è dell’attore e musicista Jimmy Bennett, su tiro sbagliato di Asia Argento, dopo aver smarcato quell’orco di Weinstein. Una partita dove istinto e persecuzione giocano sullo stesso campo e dove l’arbitro mediatico fischia continuamente. E’ un match fra sessi che gareggiano per decretarne il più debole. Il vincitore si porta a casa qualche hashtag e magari pure il premio pecuniario della vittoria. Il passa la palla delle violenza sessuale delle stelle è un gioco di forza, che rincorre la debolezza. E se il sesso debole oggi è il più forte, Bennett ha provato il tiro cercando di lanciare il pallone dall’altra parte del campo. E nonostante il tentativo di rapida girata dell’attrice, il contropiede americano ha sventagliato la sfera ammonendo tutte le belle intenzioni neo femministe della portavoce, che ha preso proprio il palo nel culmine dell’azione. Una gara che decolla grazie ad inattesi colpi di coda del sesso debole (quello maschile, s’intende). E quel defilato Weinstein in punizione potrebbe oggi provare a sterzare, approfittando del buco della sua accusatrice; riprendersi il possesso palla decretando la sua debolezza. Perché può anche essere che Weinstein sia diventato carnefice in quanto vittima, così come Asia Argento è diventata vittima in quanto carnefice. La palla ha questa straordinaria capacità di procedere e retrocedere! In una lunga partita, quella delle stelle, giocata tutta in attacco.
Stefania Bozzo
Opinioni
16:49 | 11/03/2018 - Dall'Italia