Tutte le piste restano aperte, meno forse quella della rapina che viene ritenuta impraticabile in quanto la vittima aveva addosso denaro quando è stato trovato cadavere.
Un bel giallo l’omicidio del 27enne senegalese Makha Niang (nella foto tratta dal suo profilo facebook), trafitto da due colpi di pistola esplosi da vicino qualche notte fa a Rimini sulla famosa passeggiata degli Artisti in riva al fiume. Gli investigatori fanno avanti e indietro sul luogo del delitto ed ora l’attenzione è focalizzata sulla ricerca dei proiettili. Non si trovano le ogive perché i colpi hanno perforato il torace e la gamba destra dell’africano finendo chissà dove, fors’anche nel fiume stesso. Mortale, come detto, è stato il proiettile che ha trafitto il torace provocando nel giovane straniero un’emorragia interna che è stata causa della morte.
Secondo quanto la Scientifica ha ricostruito la vittima era seduta su una panchina in attesa che qualcuno la raggiungesse: una donna, un amico, un appuntamento di lavoro. Una prostituta asserisce di essere lei la persona che Niang attendeva. Al vaglio, come detto, tutte le ipotesi in attesa che possa materializzarsi una traccia da seguire. Non è escluso che ci possa già essere visto che gli investigatori lavorano con la naturale e massima segretezza ma al momento provvedimenti nei confronti di eventuali colpevoli non ci sono.