Si è svolto questa mattina al CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese un incontro tra i rappresentanti delle associazioni dei produttori e i commercianti di prodotti agricoli della Romagna e della provincia di Rimini, con la partecipazione dell’assessora all’Agricoltura del Comune di Rimini, Francesca Mattei, dei vertici del CAAR e dell’amministratore unico del FOR, il mercato ortofrutticolo di Cesena, Alessandro Giunchi.
Il CAAR ha voluto chiamare al tavolo i rappresentanti delle associazioni interessate dalla calamità naturale che ha colpito il territorio per fare il punto della situazione e redigere un documento, che sarà presentato alle autorità competenti per questa emergenza e in particolare al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, già incontrato nei giorni scorsi dal presidente del CAAR, Gianni Indino, in occasione della conferenza organizzata dalla rete d’imprese Italmercati a Roma. Hanno partecipato il presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Carli insieme al direttore Luca Gasperini e al segretario Moreno Polidori e a Daniele Montemaggi di Cesena, il responsabile territoriale di Confcooperative Romagna, Roberto Brolli, il vicedirettore di Coldiretti Rimini, Giorgio Ricci, la rappresentante di Cia Romagna, Milvia Monterubbianesi e per i commercianti, il presidente di Fedagro Rimini, Alessandro Marchese, di Confcommercio provincia di Rimini, Gianni Indino, di Confesercenti e Anva provincia di Rimini, Massimo Berlini e la direttrice del CAAR, Cinzia Furiati.
Dopo aver ascoltato dai rappresentanti locali la condizione drammatica che stanno vivendo nelle province romagnole limitrofe più colpite, durante l’incontro ognuno ha descritto le situazioni delle aziende agricole e del commercio delle zone riminesi coinvolte, che proprio nel comparto agricolo e dei negozi di vicinato vede la conta dei danni più ingenti.
Si è convenuto che la situazione della provincia Riminese vada monitorata e mappata specificatamente, con l’inclusione nei provvedimenti di sostegno nazionali e regionali di tutti i Comuni interessati, sia per quanto riguarda i danni diretti per cui si richiede da subito un intervento congruo, immediato e mirato alle aziende colpite, sia per quanto potranno essere i danni a medio-lungo termine, difficilmente quantificabili al momento, con particolare riferimento alle numerosissime frane che si sono aperte e che continueranno a muoversi nei comuni dell’entroterra riminese: un dissesto idrogeologico che rischia di intensificare l’abbandono delle campagne e lo spopolamento della media collina, con gravi ripercussioni per le comunità e i territori stessi.
Ritenuto fondamentale e di immediata attuazione la nomina di un commissario per la crisi e il dissesto idrogeologico con competenze tecniche specifiche, e di responsabili sui territori provinciali che facciano da collegamento con la Regione e gli enti nazionali. Inoltre serve che vengano semplificati i passaggi burocratici per accedere ai fondi.
Un’altra criticità evidenziata al tavolo, a cui si chiede alle istituzioni di porre velocemente rimedio, è la forte speculazione sui prezzi operata dai competitor esteri, che hanno fatto lievitare i prezzi di frutta e primizie aumentandoli fino a tre volte. Un’operazione definita irrispettosa del dramma che sta accadendo, ma che per fortuna trova un deciso contraltare nei mercati ortofrutticoli e nei concessionari italiani, che hanno mostrato grande solidarietà mettendo subito a disposizione beni di prima necessità e risorse inviandoli ai Comuni romagnoli ed emiliani interessati dall’alluvione. Anche il CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese, ha inviato un camion di frutta e verdura fresche con i prodotti richiesti, che è partito questa mattina presto alla volta del centro di raccolta allestito alla scuola Don Milani di Cesena.
I rappresentanti delle categorie hanno convenuto come una pronta ripartenza del comparto turistico della costa riminese sia fondamentale anche per il settore dell’agricoltura, che vede proprio nel turismo uno degli sbocchi commerciali più importanti per la produzione. Per questo le rappresentanze agricole e del commercio di settore si appellano anche alla solidarietà tra le categorie economiche e gli imprenditori del territorio, con la richiesta di privilegiare e indirizzare gli acquisti sui prodotti, freschi o confezionati, provenienti dalle aree romagnole.
Il CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese si è impegnato fin d’ora a coordinare nel breve periodo un altro tavolo comune con le associazioni coinvolte e di promuovere la costituzione di un “Tavolo Verde” tra amministrazioni locali e associazioni di categoria per una programmazione a medio-lungo termine che vada oltre l’emergenza.