Il colosso americano Facebook è stato condannato in Corte d’Appello a Milano a risarcire un danno per plagio pari a 3,8 mln di euro, dopo una sentenza di primo grado per soli 350mila euro, ad una start up italiana di Cassina de’ Pecchi nell’hinterland milanese, la Business Competence specializzata in sviluppo di software. La lunga battaglia legale va avanti dal 2012 quando l’azienda milanese lanciava sul mercato Faround, una app che tramite la geolocalizzazione consente di trovare negozi, ristoranti e luoghi di interesse nelle vicinanze. Pochi mesi dopo il gigante di Mark Zuckerberg presentava Nearby Places con le stesse funzionalità. Per i giovani informatici una vittoria alla Davide contro Golia con doppia soddisfazione nel far valere i propri diritti contro il gigante del web.
Cronaca
16:19 - Romagna